(Teleborsa) - Kepler Cheuvreux ha abbassato a 8,20 euro per azione (da 9,80 euro) il target price su Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, e ha confermato il giudizio sul titolo a "Buy" visto l'upside potenziale del 125%.
Gli analisti hanno aggiornato le stime prima della pubblicazione della semestrale prevista per il 24 settembre. Si aspettano una crescita negativa dei ricavi, dovuta principalmente ai prezzi, con la società in grado di mantenere i livelli di EBITDA, anche grazie al contributo accrescitivo delle vendite di Teverola 1 (ancora ben al di sotto del potenziale). Dati i rinvii dei principali progetti, gli analisti hanno apportato un taglio profondo delle stime a breve termine (2024-26), con circa il -50% a livello di EBITDA.
Secondo Kepler Cheuvreux, l'acquisizione del 98% del capitale di Industria Italiana Autobus (IIA) introduce ulteriori rischi di esecuzione nella tesi di investimento di Seri, in quanto richiede un'inversione di tendenza significativa date le crescenti perdite degli ultimi anni (perdite nette di 63 milioni di euro, 48 milioni di euro e 27 milioni di euro rispettivamente per il 2023, il 2022 e il 2021). Con costi del personale pari al 63% dei ricavi (in base al conto economico del 2022), Seri dovrà aumentare i volumi e semplificare le operazioni per portare l'azienda al pareggio, il tutto sotto l'occhio vigile del governo, che si trova ad affrontare la duplice sfida di salvare l'azienda senza ricorrere a un massiccio ridimensionamento.
I termini della transazione sono tuttavia "piuttosto favorevoli" per Seri: l'acquisizione è avvenuta tramite un aumento di capitale iniziale, dopo che i venditori hanno ripristinato e ricostituito il capitale sociale. Come parte dell'aumento di capitale, Seri investirà 50 milioni di euro, integrando la tecnologia delle batterie al litio in IIA; i venditori hanno trasferito le loro azioni a Seri praticamente senza costi aggiuntivi; il valore contabile di IIA sarà di circa 190 milioni di euro, con spazio sufficiente (e liquidità disponibile) per coprire le perdite previste sull'arretrato esistente (in corso fino all'inizio del 2026); dopo l'operazione, il debito finanziario lordo è stimato in 55 milioni di euro, di cui 35 milioni di euro dovuti ai venditori, rimborsabili a rate con scadenza dell'ultima rata a dicembre 2027.
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