(Teleborsa) - È online da oggi 12 settembre su Enea Channel il primo di cinque mini-video sui cambiamenti climatici pensati per la scuola. Protagonista, la ricercatrice Enea Emanuela Pichelli del Laboratorio di Modellistica climatica e impatti che risponde a una domanda iniziale sul tema con linguaggio semplice e diretto.

Il primo video è dedicato al clima terrestre e agli strumenti per studiarlo, dai più tradizionali (termometri, barometri, anemometri) ai più avanzati e sofisticati (lidar, radiometri), installati anche sui satelliti. "A questi strumenti vanno aggiunti i modelli matematici che, attraverso l’impiego di potenti supercalcolatori, permettono di descrivere il comportamento delle diverse componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, criosfera, litosfera e biosfera), di comprendere meglio il clima della Terra del passato e del presente e di simularne lo stato futuro", spiega Emanuela Pichelli.

Il secondo video affronta il tema del riscaldamento globale. "La Terra si sta scaldando molto velocemente: in meno di 200 anni abbiamo aumentato del 50% la quantità di anidride carbonica in atmosfera. Alcune regioni del mondo stanno diventando aride; aumentano, inoltre, l’intensità e la frequenza dei fenomeni più distruttivi e il livello del mare si sta alzando di 3mm all’anno perché l’acqua più calda si espande e i ghiacci fondono", sottolinea la ricercatrice Enea.

Il terzo video illustra quali saranno i maggiori impatti del cambiamento climatico in particolare sull’area mediterranea e in Italia. "L’aumento di temperature nel Mediterraneo – evidenza Emanuela Pichelli – è superiore del 20% rispetto all’aumento su scala globale, percentuale che sale al 50% nei periodi estivi. Questa area, quindi, sta diventando mediamente più arida con conseguenze sull’agricoltura e sull’economia. Effetti non secondari saranno l’innalzamento del livello del mare, che inciderà sull’abitabilità delle nostre aree costiere con intere popolazioni costrette alla migrazione verso regioni più interne, e l’acidificazione delle acque marine, che inciderà sulla disponibilità di prodotti ittici e stravolgerà gli ecosistemi marini".

Nel quarto video viene spiegato come possiamo mitigare e adattarci al cambiamento climatico. "L’adattamento consiste nel correggere gli effetti del cambiamento climatico, la mitigazione nel correggere la causa del cambiamento climatico. A questo punto, ovvero a cambiamento climatico ormai in atto, questo dilemma non esiste più ed è chiaro che le due strade devono essere intraprese contemporaneamente", sottolinea Pichelli.

Nel quinto video l’esperta Enea parla di come la ricerca sul cambiamento climatico possa influenzare e migliorare le politiche attuali. "Negli ultimi anni, uno sforzo costante della comunità scientifica è stato quello di mettere i propri dati al servizio della comunità e delle istituzioni, affinché le politiche ambientali possano compiere scelte ottimali in termini di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. La natura in un modo o nell’altro ritroverà un suo equilibrio. Tuttavia, la vivibilità del pianeta per l’uomo dipenderà dalla nostra capacità di adottare strategie efficaci di salvaguardia e progresso", conclude la ricercatrice.