(Teleborsa) - Occorre colmare il divario di produttività, soprattutto rispetto agli Stati Uniti, e affrontare la stagnazione politica in paesi chiave come Francia e Germania. È la sintesi dell'analisi di Scope Ratings, l’agenzia di rating europea, dal titolo "Il report Draghi: lo stallo politico e il divario di produttività dell'Europa frenano le prospettive di crescita", che evidenzia le sfide che l'Europa deve affrontare in termini di crescita economica e competitività, mettendo in luce la necessità di riforme strutturali.

L’analisi condotta dagli analisti di Scope Alvise Lennkh-Yunus e Brian Marly, Sovereign & Public Sector, evidenzia come il futuro dell'economia europea dipenda dalla capacità di promuovere investimenti significativi e migliorare la produttività, in un contesto demografico sfavorevole e di crescente incertezza geopolitica.

L'incertezza politica in Francia e Germania, accentuata dalla crescita dei partiti populisti, sta rallentando le riforme necessarie per migliorare la competitività e sostenere la crescita economica. Gli analisti evidenziano come la produttività per lavoratore in Europa sia significativamente inferiore a quella degli Stati Uniti. In Nord Europa, il divario è aumentato dal 10% al 20% negli ultimi 25 anni, mentre l'Europa meridionale deve affrontare una lacuna ancora maggiore. Al contrario, in Europa centrale e orientale, il divario di produttività rispetto agli Stati Uniti si è ridotto negli ultimi 25 anni.

Per rispondere alle sfide strutturali, l'Europa necessita di ulteriori investimenti annuali pari a circa 750-800 miliardi di euro, ovvero il 4,5% del PIL dell'UE-27. Tuttavia, gli analisti sottolineano come la suddivisione tra responsabilità decisionali a livello nazionale e a livello europeo sia la causa del rallentamento delle riforme. La popolazione in età lavorativa dell'Europa sta diminuendo, aggravata dalla mancanza di flussi migratori sufficienti a compensare il declino naturale. Al contrario, gli Stati Uniti stanno beneficiando di una maggiore immigrazione, il che supporta la loro forza lavoro e il potenziale di crescita.

In conclusione, l’analisi condotta da Scope conferma quanto evidenziato nel report Draghi relativamente ai problemi dell’UE, e ribadisce inoltre come la problematica principale sia il mancato accordo tra le sfere nazionali e quella europea in materia di investimenti per colmare il gap competitivo.