(Teleborsa) - "Continua l’effetto fisarmonica dei mercati che risentono ancora dell’onda lunga della pandemia, delle tensioni geopolitiche e della crisi del Canale di Suez. L’incertezza legata ai risultati delle tornate elettorali internazionali influenza i risultati con gli imprenditori sempre in prima linea. Se nel periodo tra gennaio e giugno 2024 le esportazioni italiane avevano segnato un -1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a luglio si è invece registrata una crescita del 6,8% su luglio 2023, che ha portato a una stazionarietà dell’export nel periodo gennaio-luglio 2024, in rapporto allo stesso periodo del 2023.

A contribuire alla crescita registrata a luglio, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sono stati sia i mercati extra-UE (+7,6%) sia quelli europei (+6,0%), con performance particolarmente positive nei Paesi Bassi (+18,3%), Belgio (+15,2%), Spagna (+12,6%), paesi ASEAN (+21,8%); in terreno positivo anche Francia (+4,7%) e Germania (+2,1%), in netta ripresa dopo il calo registrato a giugno (rispettivamente -8,1% e -8,7%). Unica eccezione è l’Austria che ha evidenziato una decrescita del -4,7%. Sul fronte settoriale positivi gli andamenti di farmaceutica (+21,4%), alimentare (+15,7%) e chimica (+15,3%). Segnali di contrazione arrivano invece dall’automotive con mezzi di trasporto a -14,4% e autoveicoli a -7,5%.

Nei primi sette mesi del 2024 le esportazioni italiane rimangono stazionarie rispetto allo stesso periodo del 2023 con crescite nelle vendite estere di prodotti alimentari (+8,9%), farmaceutica (+3,9%) e i prodotti delle altre attività manifatturiere (+18,3%), con il contributo sostanziale della gioielleria.

Il ritorno a una posizione di equilibrio nell’export italiano è certamente un segnale incoraggiante, tuttavia, è fondamentale non abbassare la guardia. Il quadro internazionale resta incerto, con fattori di rischio come le crescenti tensioni in Medio Oriente e l’incertezza economica globale legata alle decisioni delle principali banche centrali sui tassi d’interesse. Questi elementi potrebbero alterare rapidamente le dinamiche commerciali, rendendo complesso prevedere l’evoluzione delle esportazioni nei prossimi mesi".