(Teleborsa) - CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell'aria e della refrigerazione, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi consolidati pari a 291,5 milioni di euro, rispetto ai 330,3 milioni al 30 giugno 2023, in calo dell'11,7%. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento di Kiona ed Eurotec (Euro 13,6 milioni) e del marginale effetto negativo dei cambi, il calo sarebbe stato pari a al 15,8%.
L'EBITDA consolidato al 30 giugno 2024 è pari a 53,2 milioni di euro, in calo (-26,7%) rispetto ai 72,6 milioni registrati nello stesso periodo del 2023. La profittabilità, intesa come rapporto tra EBITDA e Ricavi è stata pari al 18,3% (22,0% al 30 giugno 2023) in sostanziale continuità rispetto al primo trimestre di quest'anno (18,2%).
Il risultato netto consolidato pari a 27,8 milioni di euro, in calo dell'30,9% rispetto ai 40,3 milioni al 30 giugno 2023 riflette anzitutto i risultati operativi, mentre gli oneri finanziari, pari a circa Euro 3,5 milioni, vengono controbilanciati dalla plusvalenza legata all'acquisizione del residuo 49% del capitale social di CFM.
"Il secondo trimestre di quest'anno ha sostanzialmente riproposto il medesimo scenario già presente nel primo e caratterizzato da fenomeni macroeconomici spesso non univoci accompagnati da forti tensioni geopolitiche - ha commentato l'AD Francesco Nalini - Permangono, poi, anche una serie di elementi temporanei e maggiormente legati ai mercati di riferimento nei quali il Gruppo opera e cioè il condizionamento e la refrigerazione. Partendo dal condizionamento, il segmento maggiormente in sofferenza si conferma quello delle pompe di calore in Europa, che continua a registrare performance particolarmente negative soprattutto se confrontate con la straordinaria crescita riportata nella prima parte del 2023. Opposto ed estremamente positivo è, invece, il trend di sviluppo nel raffrescamento dei centri di calcolo nel quale CAREL riveste un ruolo di leadership globale fornendo le soluzioni di controllo più avanzate e utilizzabili in tutte le architetture, incluso il cd. liquid cooling. Passando alla refrigerazione, la forte crescita osservata nel Nord America nel primo trimestre e confermata anche tra aprile e giugno è stata controbilanciata da una domanda Europea ancora stagnante, sebbene, anche in tale geografia si sia intravisto qualche segnale di miglioramento".
La posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per 101,6 milioni di euro, inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a 32,7 milioni. L'incremento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023, che era pari a 35,7 milioni, è dovuto principalmente all'acquisizione del residuo 49% del capitale sociale di CFM.
In relazione alla seconda parte del 2024, le attese sono per un progressivo miglioramento dello scenario legato ad una serie di fenomeni, tra cui una graduale ripresa del ciclo degli investimenti nel settore della refrigerazione (i cui primi lievi segnali sono già presenti) e lo smaltimento delle scorte accumulate nella supply chain. Per tali ragioni, il Gruppo si attende nel terzo trimestre del 2024 ricavi consolidati vicini a quanto registrato nel trimestre precedente e per la fine dell'anno ricavi consolidati vicini ai 600 milioni di euro.
CAREL Industries, l'utile scende a 27,8 milioni di euro nel primo semestre
01 agosto 2024 - 15.01