(Teleborsa) - Il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, non ha escluso la possibilità di nuove revisioni al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. "L'obiettivo è finale, non e' in corsa. Noi dobbiamo garantire che il 40% delle risorse vengano spese al Sud? Anche qui non svelo un mistero, dobbiamo interrogarci: ci sarà l'esigenza di valutare qualche altra revisione? Forse sì e questo sarà oggetto di confronto con la Commissione europea", ha spiegato nel corso di un'audizione in Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR. "Dobbiamo avere quella elasticità, non come atto unilaterale, ma come confronto con la Commissione europea", ha aggiunto.

"Mi piace sottolineare il fatto che si passa da 43,7 miliardi a 51,3 miliardi di euro di spesa e mi piace anche sottolineare che dal giorno in cui è stata approvata la relazione, cioè il 17 di luglio quando la spesa era di 51,3 miliardi di euro, ad oggi la spesa è salita a 52,2 miliardi di euro quindi in pochi giorni vediamo un avanzamento della spesa", ha fatto sapere Fitto.

"A fronte dei 194 miliardi complessivi sono stati attivati interventi per 165 miliardi di euro con una percentuale dell'85% che dà un segnale di coerenza rispetto all'avanzamento del Piano", ha poi sottolineato il ministro. "Tra le misure che costituiscono la differenza – ha aggiunto – ci sono soprattutto misure che hanno automatismi di spesa e che sono state oggetto di revisione del piano come Transizione 5.0 che cuba oltre 6 miliardi euro e che rientrerà nei tempi del piano".

Fitto ha sottolineato anche che "dei 132 miliardi totali di gare di appalto ci sono interventi attivati per 122 miliardi pari ad oltre il 90%. Come avevo detto è stata superata la fase inevitabile relativa alla necessità di mettere in campo il percorso delle procedure delle progettazione delle gare".

"Per la prima volta nei primi sei mesi del 2024 abbiamo come spesa 10 miliardi di euro 'puliti' da misure di credito di imposta automatico", ha poi dichiarato Fitto. "Sono una spesa vera di investimenti, fuori dalla semplicità della spesa collegata con automatismi", ha precisato.