(Teleborsa) - Ariston, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell'acqua e degli ambienti, ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con ricavi netti pari a 621 milioni di euro, in diminuzione del 19% rispetto ai 766 milioni di euro conseguiti nel secondo trimestre del 2023. La variazione è principalmente da imputarsi al perdurare della debolezza dei mercati in cui Ariston Group opera, in particolare nei mercati dell'Heating in Europa, dovuta anche ad un importante effetto di destocking. Ha contribuito alla diminuzione anche il deconsolidamento di Ariston Thermo Russia a partire da fine aprile, in seguito al Decreto Presidenziale firmato da Vladimir Putin.
L'EBIT adjusted è pari a 27 milioni di euro, in ribasso del 66% rispetto agli 80 milioni di euro del secondo trimestre 2023, per le stesse cause della diminuzione dei ricavi, a cui si aggiunge la leva operativa e lo sfavorevole mix geografico, oltre all'inflazione sul costo del lavoro.
Il risultato netto sarà impattato dall'impairment derivante dal deconsolidamento di Ariston Thermo Russia. I risultati completi saranno diffusi il 1° agosto 2024.
La società ha tagliato la guidance per l'anno 2024. Stima che i ricavi consolidati per l'anno 2024 potranno subire una contrazione tra -12% e -15% rispetto all'esercizio 2023, a parità di perimetro1 (rispetto alla precedente indicazione della parte bassa della forchetta tra -1% e -5%). Di conseguenza il margine EBIT adjusted potrebbe attestarsi a circa il 6% (rispetto alla precedente indicazione della parte bassa della forchetta tra 9.4% e 10%).