(Teleborsa) - Dopo una sotto-performance del 25% dal primo trimestre dello scorso anno, le small cap statunitensi hanno ripreso vita nell'ultima settimana, sovra-performando le large cap del 10%, aiutate da un calo di 30 pb nei rendimenti obbligazionari (facendo sperare che ciò allevierà le pressioni finanziarie sulle small cap, dato loro maggiore esposizione al debito a tasso variabile), crescenti aspettative di una presidenza Trump (che, secondo le proiezioni, porterebbe a una deregolamentazione favorevole per le piccole imprese) e valutazioni interessanti (con le small cap scambiate a uno sconto P/E quasi record del 30% rispetto a maiuscolo grande). Lo afferma Bank of America in una ricerca sul tema.
In Europa, i movimenti sono stati più contenuti: una sotto-performance del 10% nell'ultimo anno è stata seguita da una modesta inversione del 2% negli ultimi giorni, ma anche qui il punto di partenza per le small cap è interessante dopo una sotto-performance del 30% dal 2021, che ha hanno lasciato il P/E relativo vicino ai minimi storici.
Bank of America si aspetta aspettiamo che lo slancio della crescita nell'Eurozona e negli Stati Uniti si indebolisca nei prossimi mesi, man mano che la spinta proveniente dagli stimoli fiscali statunitensi svanisce e si fa sentire l'effetto frenante della politica monetaria restrittiva, in linea con il ribasso per i PMI di Stati Uniti ed Eurozona, che lascia gli esperti posizionati in modo difensivo. Gli analisti mantengono tuttavia una manciata di coperture cicliche contro la possibilità che l'insolito ciclo macro post-Covid continui a sorprendere al rialzo, tra cui i prodotti chimici europei, i beni di lusso e le small versus large cap, che non sono riuscite a partecipare al recente rally ciclico.
La banca d'affari prevede che l'aumento dei premi per il rischio e il calo dei rendimenti obbligazionari rappresenteranno un mix netto negativo per le azioni, con le proiezioni macro che implicano un ribasso del 15% per lo Stoxx 600 a 450 entro il primo trimestre, nonché una sotto-performance del 10% per i titoli ciclici europei rispetto ai difensivi dopo un calo del 7% ritiro da aprile. Bank of America è sovrappesata nei settori difensivi alimentare e delle bevande e farmaceutico, nonché sottopesata nel settore bancario e dei beni d'investimento.