(Teleborsa) - Per il mese di giugno, che ha visto le quotazioni all’ingrosso salire rispetto a quelle registrate a maggio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 36,11 euro/MWh (per forniture di gas naturale con potere calorifico superiore di riferimento pari a 0,038520 GJ/Smc). È quanto rende noto l'Arera nella comunicazione del valore della materia prima del Servizio di tutela della vulnerabilità gas per il mese di giugno 2024.
Nel dettaglio per il mese di giugno 2024, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo (la famiglia tipo ha consumi medi di gas di 1.100 metri cubi annui) è pari a 107,55 centesimi di euro per metro cubo (+3,8% su maggio). Spesa per la materia gas naturale: 42,20 centesimi di euro (pari al 39,23% del totale della bolletta) per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,15 centesimi di euro (5,72% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio. Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (22,8% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità. Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,74% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema; Imposte: 31,73 centesimi di euro (29,5% del totale della bolletta) per le imposte.
"Con l'incremento delle tariffe del gas per i clienti vulnerabili, la spesa di una famiglia tipo che consuma 1.100 metri cubi all’anno sale di 43 euro su base annua, portandosi nell’ipotesi di prezzi costanti ad una media di 1.183 euro" afferma Assoutenti, commentando l'aggiornamento tariffario disposto da Arera.
"Gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo i rialzi delle quotazioni all'ingrosso del gas, al punto che le tariffe di giugno risultano più elevate del 19% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 90,39 centesimi di euro per metro cubo, con un aggravio di spesa pari a +189 euro a famiglia su base annua – commenta il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi –. Ma la cosa più grave è che sul mercato libero del gas le tariffe non stanno scendendo come ci si aspettava, e la concorrenza tra operatori stenta a decollare, con la conseguenza che gli italiani continuano a pagare ancora a caro prezzo il gas che arriva nelle case".
L'aumento delle bollette del gas per gli utenti vulnerabili deciso oggi da Arera "rappresenta il secondo rincaro tariffario consecutivo, e riflette le tensioni registrate sui mercati internazionali dell'energia – afferma il Codacons –. I clienti più fragili, ossia quelli che rientrano nel regime di 'vulnerabilità', stanno subendo i continui rialzi delle quotazioni all'ingrosso, che fortunatamente impatteranno di meno sulle tasche dei consumatori, in quanto in questo periodo dell'anno gli impianti di riscaldamento sono spenti. Il vero problema, tuttavia, è rappresentato dalle tariffe del gas sul mercato libero, dove le tariffe sono ancora elevate sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a prezzi variabili, poiché contrariamente alle aspettative non si è generata la tanto attesa concorrenza tra operatori in grado di abbattere le bollette del gas".
Di diverso avviso Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione nazionale consumatori per il quale l'effetto del rincaro del gas a giugno "è nullo visto che la stagione termica è finita". "Nonostante l'aumento, i pezzi del Servizio di tutela della vulnerabilità – sottolinea Vignola – restano più convenienti di quasi tutte le offerte attualmente presenti nel mercato libero. Si contano sulle dita di una mano, infatti, quelle del libero più basse della tutela e, considerati i consumi annui di un cliente tipo, 1.100 metri cubi di gas, il risparmio in quei casi è poco più di 2 euro all'anno. Insomma, chi ha compiuto 75 anni farebbe bene ad andare sul Portale offerte di Arera e a confrontare i vari prezzi". Secondo lo studio dell'Unione nazionale consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +3,8% significa spendere 43 euro (42,79 euro) in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal primo giugno 2024 al 31 maggio 2025, nell'ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1183 euro, che sommati ai 486 della luce del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all'anno, determinano una spesa complessiva pari a 1669 euro. Se il prezzo del gas sale oggi del 3,8%, nel confronto con i tempi pre-crisi, ossia rispetto al prezzo di mercato di tutela del giugno 2021, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, il prezzo è oggi superiore del 46,1%, mentre rispetto al picco del giugno 2022 è inferiore del 13,3%.