(Teleborsa) - I fondamentali delle banche europee rimangono forti, con tassi di interesse più alti per un periodo più lungo e buoni livelli di capitale, nonostante uno scenario in cui è aumentata l'incertezza a causa della decisione del presidente francese Emmanuel Macron di andare a elezioni anticipate. Ne sono convinti gli analisti di Barclays, secondo i quali occorre considerare quattro elementi chiave.
Il primo è che l'incertezza è elevata ed è stato introdotto un elemento di rischio politico. Non c'è infatti chiarezza su come sarà il Parlamento francese tra qualche settimana e sulle politiche che saranno gestite dal partito al potere (qualunque sia). Una questione chiave per le banche europee è se questo rischio politico rimanga solo locale (cioè limitato alla Francia) o possa avere ramificazioni più ampie.
Il secondo aspetto chiave è che gli attuali livelli di valutazione delle banche tengono già conto di molte cattive notizie, portando gli analisti a pensare che il rischio di ribasso per la valutazione del settore sarà limitato da qui in poi e che il rapporto rischio/rendimento sarà ancora interessante.
In terzo luogo, in questa fase Barclays non vede un impatto significativo sugli EPS per il settore. "Valutare il potenziale rischio sugli EPS per le banche a seguito delle elezioni francesi è un esercizio difficile, data l'incertezza sia sull'esito che sull'attuazione delle misure politiche - si legge nella ricerca - Sulla base dei sondaggi iniziali, i nostri economisti ritengono che i due risultati più probabili siano (i) un Parlamento in stallo o (ii) una "coabitazione" tra il presidente Macron e un governo di estrema destra. Entrambi gli scenari sono a rischio di effetti macroeconomici negativi, che avrebbero effetti di secondo ordine sulle banche, ma sulla base del manifesto di RN, non siamo a conoscenza di eventuali misure direttamente mirate alle banche in modo specifico".
Infine, i fondamentali rimangono solidi per le banche europee. In Europa, le banche presentano una delle migliori crescite cumulative di EPS tra i settori nel periodo 2022-25 con +39% contro +13% a livello europeo (per tutti i settori).
Dopo una crescita dell'EPS del +29% nel 2023, le stime di consenso IBES prevedono un aumento del 3-4% in ciascuno degli anni 2024-25, vale a dire che gli utili delle banche dovrebbero crescere leggermente, da un livello inizialmente temuto come insostenibile dagli operatori di mercato in un contesto di taglio dei tassi. I tagli ritardati dei tassi e i tassi più alti per quelli a lungo termine sono favorevoli alle banche sensibili ai tassi; ciò potrebbe portare a miglioramenti delle guidance NII nei risultati del secondo trimestre per le banche del Regno Unito, irlandesi, spagnole e italiane. Verso il 2026, mentre i titoli sensibili ai tassi dovrebbero vedere il loro NII diminuire, Barclays prevede che la crescita dei ricavi e degli utili del settore sarà supportata dal "NII di fine ciclo" e dalle banche diversificate (principalmente banche nazionali francesi, del Benelux e del Regno Unito). Le banche europee rimangono inoltre tra i migliori settori in termini di rendimento del capitale per gli azionisti (e nello specifico di riacquisti di azioni proprie).
"Prevediamo che la banca media europea da noi analizzata distribuirà complessivamente il 31% della capitalizzazione di mercato nei prossimi tre anni, attraverso un mix di dividendi e riacquisti di azioni proprie - viene sottolineato - La forte generazione di utili e le ampie riserve di capitale ci portano a pensare che il rendimento del capitale del settore sia sostenibile".
Gli analisti ritengono sensato, dato che i fondamentali delle banche europee rimangono forti, possedere titoli bancari, passando però dalla selezione delle banche in base ai paesi alla selezione sulla base dei temi che, a loro avviso, genereranno una sovra-performance. I due temi chiave a cui vogliono guardare sono (1) uno slancio positivo degli utili verso il 2026 e (2) livelli di capitale e rendimenti solidi, perché al di là delle considerazioni macroeconomiche, continuano a essere fattori chiave per la performance del settore e offrono protezione dai ribassi, qualora la volatilità del mercato continuasse. Le banche preferite rimangono Unicredit, BNP Paribas, Lloyds, Natwest, a cui sono aggiunte ING Group e Intesa Sanpaolo: tutte queste banche hanno rating Overweight.