(Teleborsa) - "Abbiamo messo nell'ultima legge di bilancio del 2023 circa tre miliardi di euro e quindi già nel 2024 dovremmo stipulare un nuovo contratto che porterà un aumento medio per i docenti di 160 euro. In due anni sono quasi 300 euro". È quanto ha annunciato il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a "Giù la maschera" su Rai Radio 1. "Bisogna ridare autorevolezza ai docenti e io su questo ho puntato, in questo oltre anno e mezzo di incarico, partendo dagli stipendi – ha spiegato –. Appena arrivato, in tre settimane, abbiamo chiuso un contratto che era in piedi da anni perché la maggioranza precedente, ma soprattutto il governo precedente si impuntava a destinare 300 milioni per iniziative marginali non particolarmente rilevanti. Io invece ho scelto di destinarli all'aumento degli stipendi e quindi in tre settimane abbiamo chiuso un contratto che ha portato il più alto aumento sin lì per il personale della scuola: 1 milione e 200mila lavoratori".

Il tema degli incrementi delle retribuzioni del personale scolastico con lo sblocco del contratto collettivo 2019-2021 ieri era stato al centro del question time del ministro dell'Istruzione alla Camera. "Secondo uno studio Invalsi, questi aumenti – ha detto Valditara – hanno fatto scalare alcune posizioni nella classifica europea del potere d'acquisto dei salari dei docenti italiani. I dati sono pubblici e facilmente consultabili. Abbiamo subito dimostrato dunque come la nostra priorità fosse indiscutibilmente quella di agire sull'aumento della retribuzione tabellare dei docenti, nella piena consapevolezza che il rispetto e l'autorevolezza che vogliamo loro garantire dipenda innanzitutto da un giusto riconoscimento economico del loro impegno".

Nel corso del question time il titolare di Viale Trastevere ha poi ricordato che "il Contratto collettivo 2019/2021 incrementa anche le indennità fisse previste per il personale Ata e per i docenti; l'indennità di direzione per il Dsga raggiunge un valore annuo pari a circa 2.760 euro, con un incremento di circa 930 euro. E a ciò si aggiunge che sono stati incrementati del 10% tutti i compensi accessori per prestazioni aggiuntive all'orario d'obbligo da liquidare a carico del fondo Mof (Miglioramento offerta formativa, ndr) e innalzati i compensi relativi alle indennità di bilinguismo e trilinguismo e di lavoro notturno e/o festivo. Ma non ci siamo fermati qui: l'ultima legge di bilancio ha previsto, infatti, 3 miliardi per il nuovo contratto della scuola e non si è mai visto nella storia della scuola italiana che, non appena chiuso un contratto, siano previste, già nell'anno successivo, le risorse necessarie a chiudere un nuovo contratto. E grazie a tali nuove risorse – ha concluso il ministro dell'Istruzione – l'aumento medio per i docenti sarà pari a circa 160 euro al mese".