(Teleborsa) - Nasce Italian Founders Fund (IFF), il primo fondo di Venture Capital italiano nato da founder per i founder. IFF è sostenuto da numerosi imprenditori italiani di diverse generazioni, esperienze e competenze, uniti nella visione di investire e finanziare il talento e l'impegno di una nuova generazione di eccellenze, con l'obiettivo di sviluppare, alimentare e accrescere l'ecosistema digitale e dell'innovazione nel paese. A questi si sono affiancati una ventina di family office e alcuni dei migliori professionisti dell'ecosistema italiano, si legge in una nota.

Il fondo, con una raccolta già realizzata di oltre 50 milioni di euro di capitali interamente privati, ha un target a 60 milioni di euro. L'iniziativa è nata all'interno di Koinos Capital SGR.

Italian Founders Fund opera con una strategia di lead investor in fase pre-seed e seed su startup innovative fondate da imprenditori italiani, in Italia o all'estero, o startup estere interessate alla crescita sul mercato italiano.

IFF si contraddistingue per un approccio partecipato e collaborativo: da una parte IFF mette a disposizione delle proprie portfolio company le competenze, le esperienze, il tempo e il network della sua base di investitori; dall'altra, i founder investitori sono parte attiva del processo di segnalazione delle opportunità di investimento e di analisi. Inoltre, IFF si caratterizza come porta di accesso privilegiata per i fondi internazionali che vogliono investire nel Paese, attraverso un coinvolgimento diretto attivo nel co-investimento.

Italian Founders Fund si pone l'obiettivo di finalizzare 25 operazioni nell'arco della sua durata, con investimenti per singola società di valore compreso tra 500 mila e 1,5 milioni di euro e possibilità di ulteriori 2,5 milioni di euro in round successivi.

Il fondo ha già finalizzato i primi due investimenti in realtà innovative come JetHR - tech company nata per abbattere la burocrazia legata alla gestione del personale che è stato il più grande pre-seed round in Italia con un co-investimento IFF con Exor Ventures e che, a pochi mesi dalla nascita, ha già raggiunto 1 milione di euro di ricavi ricorrenti, posizionandosi nel 10% delle startup Software As a Service a più rapida crescita al mondo - e Glaut, attiva nel settore delle ricerche e dei sondaggi di mercato mediante intelligenza artificiale, che ha annunciato il round con la partecipazione di vari fondi e angel internazionali. In aggiunta, sono già tre le nuove operazioni in corso di finalizzazione.

Alla guida del fondo IFF, Lorenzo Franzi, già partner di Global Founders Capital, il fondo di VC di Rocket Internet - uno dei più grandi gruppi digitali europei - e, alle spalle, un importante percorso professionale internazionale nell'investment banking seguito da un'esperienza come founder di una startup digitale. "Credo che sia un segnale di maturità importante dell'ecosistema digitale italiano esattamente come avvenuto in altri Paesi dove la presenza di fondi di VC alimentati dai capitali privati e dall'esperienza di founders di successo è decisamente espressione di un ecosistema che matura e cresce", ha commentato Franzi.

"Questa tipologia di fondi di founders è già presente in mercati dove l'innovazione è fortemente al centro delle politiche di sviluppo industriale - ha detto Marco Morgese, CEO di Koinos Capital SGR - Li vediamo negli USA con Founders Fund, che ha quasi 20 anni di vita, ma anche in Europa dove in Germania opera 10x founders, in Francia con Galion.exe, in Scandinavia con ByFounders e Dutch Founders Fund in Olanda. In quest'ottica di centralità dell'innovazione per lo sviluppo industriale del paese, il progetto IFF è la naturale evoluzione di Koinos da società di gestione focalizzata su attività di private equity per piccole e medie imprese italiane a piattaforma multi-asset".

Tra gli oltre 100 founder coinvolti, tutti nomi di spicco, figurano i fondatori di alcuni dei più importanti player nel mondo digitale e imprenditoriale italiano. Unicorni ma anche aziende oggi quotate o exit di successo, e imprenditori dai 24 ai 65 anni provenienti da tutto il territorio, che hanno deciso di unirsi al progetto come: Giuseppe Amitrano (Dils), Gabriele Antonelli (SpazioDati), Marcello Ascani (Flatmates Agency), Alessandro Ballerio (Elmec Informatica), Michele Barbera (SpazioDati), Paolo Barletta (Arsenale Group), Luca Barsotti (Spazio Dati), Paolo Basilico (Kairos Group), Francesco Beraldi (Alkemy), Ludovico Callerio (Testbusters), Fabio Cannavale (lastminute.com), Michele Casucci (Certilogo), Pietro Cavalchini (RealStep), Michela Colli (TWT), Andrea Colombo (Tulou), Davide Dattoli (Talent Garden), Matteo de Brabant (JAKALA), Paolo De Nadai (WeRoad), Marco De Rossi (WeSchool), Luca De Vito (Link HR), Riccardo Donadon (H-Farm), Luca Ferrari (Bending Spoons), Luca Foresti (Santagostino), Alessandro Fracassi (Moltiply), Marco Franciosa (Next 14), Francesco Fumagalli (Koinos Capital), Andrea Giannangelo (iubenda), Enrico Giacomelli (Namirial), Carlo Gualandri (Soldo), Danilo Iervolino (Multiversity), Matteo Lai (Empatica), Elena Lanati (Indicon), Marco Magnocavallo (Tannico), Simone Mancini (Scalapay), Roberto Marazzini (Boolean Careers), Luca Mascaro (Sketchin), Giuliano Messina (SosTariffe), Andrea Mignanelli (Cerved Group), Giacomo Moiso (Fluentify), Roberto Nicastro (Banca Aidexa), Diego Palano (Spiagge.it), Daniele Perito (Faire), Jacopo Pertile (AzzurroDigitale), Marco Pescarmona (Moltiply), Stefano Portu (ShopFully), Ivan Ranza (Epicode), Daniele Ratti (Fatture in Cloud), Donato Romano (La Piadineria), Luca Rossettini (D-Orbit), Enrico Saraval (Comdata), Federico Sargenti (Everli), Stefano Sirolli (RealStep), Davide Tavaniello (Hippocrates Holding), Paolo Tramonti (Bios Line), Fabio Troiani (BIP), Marco Trombetti (Translated), Marco Vittorelli (Openjobmetis), Francesco Zaccariello (Atida eFarma), Riccardo Zacconi (King.com), Giada Zhang (Mulan Group).