(Teleborsa) - Finalmente arriva l’atteso bonus per i docenti che svolgono servizio nelle piccole e che devono operare quindi in contesti territoriali difficoltosi. Lo sottolinea Anief spiegando che decisivo è stato lo sblocco del decreto ministeriale n. 213 del 13 novembre scorso, che attribuisce le indennità di sede disagiate alle scuole e ai 3 mila insegnanti precari e di ruolo per il servizio effettivamente prestato nel 2023: nel decreto viene specificato, infatti, che con esso si “definisce la ripartizione delle risorse finanziarie tra le istituzioni scolastiche che hanno plessi nelle piccole isole, stanziate ai sensi dell’articolo 1, comma 770, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per l’esercizio finanziario 2023, pari a 3 milioni di euro, ai fini dell’attribuzione dell’indennità di sede disagiata”, oltre che “i criteri per l’attribuzione dell’indennità di sede disagiata a ciascun docente assunto a tempo determinato o indeterminato e assegnato a un plesso sito in una piccola isola”.

A questo punto - prosegue la nota - si attende solo l’emissione nel cedolino unico per l’attribuzione alle scuole delle somme e per poter procedere al pagamento delle indennità previste, tenendo presente che “il compenso complessivo spettante viene corrisposto in proporzione ai giorni effettivamente prestati” dal docente che opera servizio nelle piccole isole. “Si tratta in media di mille euro lordi a insegnante – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ha annunciato lo sblocco dell’indennità durante l'ultima assemblea sindacale dell'anno svolta oggi a Lampedusa – e possiamo dire con fierezza che la decisione dell’amministrazione è arrivata soprattutto grazie alle otto assemblee che l’Anief ha organizzato nelle piccole isole tra settembre e ottobre scorso, oltre che le tante diffide inviate agli uffici di competenza”.



Il giovane sindacato - conclude la nota - mette a disposizione del personale docente delle piccole isole la diffida per sbloccare anche il decreto del 2024 e chiede l’apertura del confronto per il 2025, anche alla luce dell'articolo 74 del rinnovato Contratto collettivo nazionale che rimette le risorse nel MOF di ogni istituto scolastico. A questo scopo, Anief ha attivato anche il ricorso per recuperare le somme attribuite alle scuole (DM 67 15 marzo 2022) ma non ancore ricevute per il 2022.