(Teleborsa) - Davide Venturi è il nuovo presidente di Confagricoltura Bologna. La nomina è arrivata in occasione dell’Assemblea Generale dei soci che si è svolta all’Hotel Savoia Regency di Bologna nella mattinata di oggi, mercoledì 5 giugno. Venturi succede a Guglielmo Garagnani - candidatosi alle prossime Elezioni Europee - e a Marco Caliceti. Come vicepresidenti sono stati eletti Vittoria Maccolini e Marco Caliceti per tutta la durata del mandato.

"Prima di tutto voglio ringraziare i soci per la fiducia di cui mi hanno onorato - ha commentato Venturi - in un momento così delicato per il mondo agricolo. Le sfide che si pongono di fronte alla filiera sono sotto gli occhi di tutti: il nostro primo obiettivo sarà, quindi, quello di fare sempre più gioco di squadra restando a fianco degli agricoltori, ascoltandone le esigenze e supportandoli in ogni circostanza. Ogni imprenditore agricolo deve poter svolgere la propria attività, difendere le proprietà che costituiscono il cuore del proprio lavoro e poter contare su un giusto reddito per il proprio impegno".

"In queste ultime settimane abbiamo incontrato e ascoltato con grande interesse molti dei candidati alle prossime elezioni - spiega il neopresidente di Confagricoltura Bologna -, a cui abbiamo ribadito l’importanza dell’agricoltura a Bologna e nell’Area Metropolitana. Così faremo anche dopo le elezioni con i vincitori e con i sindaci nel pieno del loro mandato, certi del contributo fondamentale che il mondo agricolo apporta al territorio, dalla produzione alimentare alla promozione turistica, passando per la valorizzazione delle eccellenze locali fino alla tutela e alla manutenzione del territorio".

"Quest’ultimo punto ci sta particolarmente a cuore - incalza Venturi - e auspichiamo interventi concreti e urgenti da parte delle istituzioni di ogni livello: i fenomeni meteorologici sempre più violenti, infatti, vanno contrastati in ogni modo possibile, a partire dalla riduzione del dissesto idrogeologico. È importante, in particolare, aiutare in maniera tangibile la montagna che, se curata e tenuta in buona condizione, potrà essere di salvaguardia alla pianura. Occorre, infine, lavorare per lo sviluppo di un nuovo modello assicurativo che permetta a tutti gli agricoltori di garantire le proprie produzioni e i propri redditi. Su questi e altri temi siamo aperti al dialogo anche con le altre associazioni del settore e non solo: saremmo felici se nascessero validi confronti che permettessero al settore agricolo di essere più forte sia sul fronte delle proposte che nel presidio dei tavoli dove si prendono le decisioni cruciali per il nostro mondo".