"Dal primo gennaio 2025 sarà abolito il tetto di spesa per il personale sanitario", ha annunciato il ministro della Salute presentando in conferenza stampa a Palazzo Chigi il Dl anti-liste d'attesa. "Non è più accettabile – ha aggiunto il ministro – che in tante realtà ci siano liste chiuse, devono rimanere sempre aperte, il singolo professionista non deve fare più prestazioni in intramoenia che prestazioni pubbliche: da monitoraggi a campione risulta drammaticamente che si fanno anche 9 prestazioni nel pubblico rispetto a 90 in intramoenia".
Spazio anche agli specializzandi che verranno chiamati per abbattere le liste d'attesa. Previste quote premiali per le Regioni che rispettano gli obiettivi di riduzione delle liste, mentre i direttori generali di Asl e ospedali riceveranno incrementi o al contrario decurtazioni del 10% della retribuzione di risultato sulla base del raggiungimento o meno degli obiettivi.
Nel provvedimento anche misure per permettere alle aziende ospedaliere di assumere personale anche con contratti di lavoro autonomo e di avvalersi di specialisti ambulatoriali interni per il recupero delle liste d'attesa. Stanziati 100 milioni di euro per aumentare a 100 euro la tariffa oraria per la prestazione dello specialista. Sarà possibile inoltre effettuare visite ed esami il sabato e la domenica.
Novità anche per le strutture private accreditate: l’ultima legge di bilancio aveva innalzato il tetto di spesa per prestazioni mirate ad assorbire le liste, con la nuova misura è previsto un ulteriore allentamento dell’1%. Condizione per mantenere l’accreditamento con il Ssn sarà inoltre la piena integrazione delle agende di prenotazione, da parte dei privati convenzionati, con i Cup unici che ogni regione dovrà istituire.