(Teleborsa) - L’inflazione nell’area dell’euro era del 2,4 per cento in aprile, con un calo di 8 punti percentuali dal picco dell’ottobre del 2022. La riduzione è stata eccezionale per dimensioni e per rapidità, così come il precedente aumento. Così Fabio Panetta, Governatore della Banca d'Italia, nelle sue considerazioni finali.

Nei prossimi trimestri la dinamica dei prezzi, pur con oscillazioni, continuerebbe a flettere. - ha proseguito Panetta - I salari dovrebbero rallentare a mano a mano che si completerà il fisiologico recupero del potere d’acquisto. L’alta redditività consente peraltro alle imprese di assorbire i recenti aumenti delle retribuzioni senza effetti sui prezzi di vendita.

Le previsioni della BCE e le attese degli analisti prefigurano un ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel 2025, ha ricordato il Governatore, aggiungendo dobbiamo però evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva, spingendo l’inflazione al di sotto dell’obiettivo simmetrico della BCE.

Per i prossimi mesi, se i dati risulteranno coerenti con le attuali previsioni, si profila un allentamento delle condizioni monetarie, ha confermato Panetta, affermando che nel definire il percorso di riduzione dei tassi ufficiali bisognerà considerare che un’azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un’azione tardiva e precipitosa.