(Teleborsa) - La maggior parte dei mercati asiatici si muove in ribasso, con gli investitori preoccupati dal dato sull'inflazione australiana per aprile. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,6% su base annua ad aprile, superiore all'aumento del 3,4% previsto dal mercato e al 3,5% del mese precedente.

"L'inflazione è stata relativamente stabile negli ultimi cinque mesi, anche se questo è il secondo mese consecutivo in cui l'inflazione annuale ha avuto un piccolo aumento", ha affermato Michelle Marquardt, responsabile delle statistiche sui prezzi presso l'Ufficio australiano di statistica.

Fanno meno peggio degli altri mercati i listini cinesi, dopo che il Fondo monetario internazionale (FMI) ha aggiornato le sue previsioni di crescita economica per il gigante asiatico. L'economia cinese è destinata a crescere del 5% quest'anno, dopo un primo trimestre "forte", ha detto l'FMI, alzando la sua precedente previsione di un'espansione del 4,6%.

A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto dello 0,77%, mentre, al contrario, l'indice di Shenzhen avanza in maniera frazionale, arrivando a 9.416 punti (+0,12%). Shanghai scende dello 0,22%.

Pesante la Borsa di Hong Kong (-1,78%); con analoga direzione, depresso il mercato di Seul (-1,58%). In rosso Mumbai (-0,72%); sulla stessa linea, in discesa Sydney (-1,11%).

Giornata fiacca per l'Euro contro la valuta nipponica, che passa di mano con un trascurabile -0,16%. Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell'Euro nei confronti della divisa cinese, che sta facendo un moderato -0,06%. Seduta trascurata per l'Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un timido -0,07%.

Il rendimento per l'obbligazione decennale giapponese è pari 1,07%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 2,3%.