(Teleborsa) - Luiss Business School partecipa per la prima volta all'edizione 2024 dei ranking del Financial Times per l'Executive Education Custom, posizionandosi al secondo posto sulla scena italiana e al sessantatreesimo su quella globale, per i programmi di formazione custom. Questa classifica del Financial Times valuta come le principali scuole di business e management rispondono ai bisogni di formazione delle aziende, progettando ed erogando programmi personalizzati.

L'edizione 2024 del ranking – che si basa sull'analisi dei dati dei programmi al 2023 – mette in evidenza la crescita di alcuni trend nella formazione executive custom. Modelli più flessibili, percorsi ibridi e soluzioni 100% online sono trasformazioni che la pandemia ha avviato e che, a distanza di tre anni, si dimostrano in accelerazione. In particolare, sul totale delle scuole partecipanti, la crescita dei programmi custom online si attesta dal 19% al 30%, mentre i programmi ibridi si mantengono costanti al 22%.

I programmi Custom della Luiss Business School sono progettati per rispondere alle esigenze di partner aziendali e istituzionali con offerte integrate che si basano su personalizzazione e innovazione, per un impatto sul business che sia misurabile. Sono iniziative che spaziano dalle aree del General Management, alle specializzazioni su hard skill e soft skill, a una formazione avanzata per guidare le trasformazioni, proponendo format che, pur differenziandosi per metodologie e tecniche di erogazione, combinano flessibilità e formazione esperienziale.

"Questo importante risultato, ottenuto alla prima partecipazione al ranking del Financial Times, testimonia l'impegno costante della Luiss Business School in un settore chiave della formazione manageriale, ovvero quello dedicato ai programmi personalizzati per aziende e istituzioni – dichiara Enzo Peruffo, Associate Dean for Education and Partnership. – Questo traguardo è la dimostrazione che, laddove l'investimento sulle persone è strategico per vincere la sfida della crescita, è la formazione a fare la differenza".