(Teleborsa) - I tassisti proclamo un nuovo sciopero nazionale per il 5 e 6 giugno. "Non essendo pervenuta alcuna convocazione dopo lo sciopero nazionale indetto per lo scorso 21 maggio, contro i diffusi fenomeni di abusivismo presenti nel settore e per chiedere la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, siamo stati costretti a proclamare un nuovo fermo nazionale di 48 ore, per le giornate del prossimo 5 e 6 giugno" annunciano in una nota Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d'Italia, Uritaxi, Fast Confal taxi, Unica taxi Cgil, Orsa taxi, Usb taxi, Unimpresa, Sitan/Atn.
"Lo sciopero dei taxi indetto per il 5 e 6 giugno è una vergogna nazionale, e ministero dell'Interno, Commissione di garanzia sugli scioperi e prefetti devono intervenire per garantire i diritti degli utenti e precettare i tassisti" afferma Assoutenti, commentando la protesta indetta dalle sigle sindacali. "Si tratta a tutti gli effetti di uno sciopero contro i cittadini, ingiustamente usati dalle organizzazioni dei tassisti per contestare l'aumento delle licenze sul territorio e difendere i propri privilegi – attacca il presidente di Assoutenti. Gabriele Melluso –. Uno sciopero oltretutto paradossale perché ridurrà ulteriormente un servizio che è già palesemente insufficiente nelle principali città italiane. Per questo chiediamo alla Commissione di garanzia sugli scioperi, al ministero dell'Interno e ai prefetti di tutta Italia di attivarsi al fine di garantire i diritti degli utenti, adottando provvedimenti tesi ad assicurare il servizio di trasporto pubblico non di linea nelle giornate del 5 e 6 giugno".
"Visto che i tassisti si ostinano a scioperare comunque, a titolo preventivo e immotivatamente, come dire … a prescindere, tanto vale che il Governo faccia ora una riforma vera del settore, abrogando tutti i vincoli che separano i tassisti dagli Ncc, in modo che tutti possano svolgere il servizio dove vogliono, dando la possibilità ai tassisti di poter uscire dall'ambito comunale e agli Ncc di non dover rientrare in rimessa – afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori –. In ogni caso va respinta la pretesa dei tassisti di ostacolare la professione degli Ncc. Nessuna pausa ci deve essere tra la prenotazione di una corsa e l'altra e la partenza non deve coincidere con l'arrivo del servizio precedente. Regole anacronistiche che rendono inefficiente il servizio degli Ncc e quindi più costoso per i consumatori".
Un'apertura alle istanze dei tassisti arriva da Forza Italia. "Oggi è il 27 maggio e mancano ancora 9 giorni per lo sciopero dei taxi, annunciato per il 5 e 6 giugno prossimi. Al di là del merito delle istanze, i promotori sottolineano di non essere stati convocati dal governo a seguito della precedente iniziativa del 21 maggio. Dunque, c'è ancora più di una settimana per poterlo fare. Nei nostri anni di opposizione abbiamo sempre invocato un metodo di lavoro che prevedesse l'ascolto delle categorie. È chiaro che le decisioni assunte nella nostra agenda di governo devono tener conto di diversi fattori – non solo, chiaramente, delle rivendicazioni di chi si mobilita – ma il confronto con le rappresentanze, secondo la nostra concezione, non dovrebbe mai venire meno" dichiarano in una nota Deborah Bergamini, vicesegretaria nazionale di Forza Italia e Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri.
Taxi, sindacati annunciano nuovo sciopero nazionale il 5 e 6 giugno
I sinadacati: "Dal governo non è arrivata nessuna convocazione". Apertura da Forza Italia. Assoutenti: "Ministero dell'Interno e Prefetti garantiscano il servizio". UNC: "Governo proceda con vera riforma settore"
27 maggio 2024 - 17.01