(Teleborsa) - Goldman Sachs ha spostato la previsione sul primo taglio dei tassi da parte della Fed di una riunione, da luglio a settembre. All'inizio di questa settimana, gli analisti hanno notato che i commenti dei funzionari della Fed suggerivano che un taglio di luglio probabilmente richiederebbe non solo migliori numeri sull'inflazione, ma anche segnali significativi di debolezza nei dati sull'attività o sul mercato del lavoro. Dopo il rafforzamento dei PMI di maggio e il calo delle richieste di disoccupazione, questo non sembra il risultato più probabile.
La banca d'affari continua ad aspettasci un taglio a trimestre o ogni due riunioni, il che significa che il secondo taglio avverrà ora a dicembre. Lo spostamento dei tempi non cambia l'aspettativa di due tagli in totale nel 2024.
Viene fatto notare che entro la riunione di settembre saranno disponibili quattro ulteriori rapporti sull'indice dei prezzi al consumo e, se l'inflazione core mensile dell'indice dei prezzi al consumo si colloca in media negli high 20s e la PCE core attorno ai low 20s, come da attese, allora la maggior parte dei partecipanti al FOMC sosterrà un taglio dei tassi.
Gli analisti interpretano i recenti commenti del presidente Powell come indicativi di un percorso intermedio di tagli graduali, in riconoscimento sia dei considerevoli progressi cumulativi compiuti nella risoluzione del problema dell'inflazione, sia del fatto che l'inflazione probabilmente rimarrà notevolmente al di sopra dell'obiettivo quest'anno e l'economia sta andando bene all'attuale livello dei tassi di interesse.
"La tempistica del primo taglio rimane una questione difficile per alcuni motivi - si legge nella ricerca - In primo luogo, continuiamo a considerare i tagli dei tassi come facoltativi, il che ne riduce l'urgenza. In secondo luogo, è probabile che l'inflazione migliori notevolmente entro settembre, ma difficilmente sarà perfetta e si manterrà a un tasso su base annua che rende la decisione di tagliare una decisione tutt'altro che ovvia. In terzo luogo, mentre la leadership della Fed sembra condividere la nostra visione rilassata sulle prospettive di inflazione e sarà probabilmente pronta a tagliare in breve tempo, alcuni partecipanti al FOMC sembrano ancora più preoccupati per l'inflazione e più riluttanti a tagliare".