(Teleborsa) - Tra le principali economie europee la Spagna è quella che negli ultimi trimestri ha registrato la miglior performance. Nel biennio 2022-23 la crescita è stata trainata da spesa pubblica ed esportazioni, nonché da un aumento della popolazione superiore rispetto al resto dell'Eurozona. Le dinamiche di crescita pro-capite sono infatti meno brillanti di quelle aggregate ma le prospettive per la domanda interna sono favorevoli e puntano verso un consolidamento della ripresa nei prossimi trimestri. Lo scrive Andrea Volpi, economista di Intesa Sanpaolo, in una ricerca sul tema.
Anche l'afflusso di fondi europei e l'attivazione degli investimenti previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza dovrebbero contribuire a sostenere l'attività fino ad almeno il 2026.
I ritmi registrati tra fine 2023 e inizio 2024 saranno difficilmente ripetibili, ma gli economisti di Intesa Sanpaolo si aspettano che l'economia spagnola possa continuare a sovraperformare il resto dell'Eurozona sia nel 2024 che nel 2025, quando prevediamo una crescita del PIL rispettivamente al 2,2% e all'1,8%.
Sul fronte fiscale, il governo dovrà presentare a settembre un piano di aggiustamento strutturale più restrittivo rispetto a quanto previsto dal programma di stabilità dello scorso anno, ma l'instabilità politica potrebbe limitare o ritardare il processo di consolidamento della finanza pubblica.