Quando facciamo rigenerazione urbana - ha spiegato il manager - per noi sono tre i capisaldi su cui ci muoviamo. Il primo è il caposaldo della correlazione tra infrastrutture, rigenerazione urbana e sostenibilità economica degli interventi: se manca uno di questi tre aspetti la rigenerazione urbana non esiste, quindi non può portare tutti i benefici che in effetti porta quando avviene".
"Il secondo pilastro per noi è il rapporto tra pubblico e privato: le rigenerazioni urbane trasformano le città, quindi ci deve essere interesse pubblico e sostenibilità economica per il privato. Gli strumenti amministrativi devono in qualche modo seguire questo obiettivo, quindi a noi piace moltissimo usare il partenerato pubblico privato, nei nostri interventi è normale la relazione col pubblico ed è normale inventarci forme nuove per fare in modo che l'efficacia dei risultati sia massima.
"Il terzo aspetto sono i criteri ESG. Le trasformazioni urbane di fatto quando diciamo che rappresentano un valore aggiunto per la collettività vuol dire che stiamo parlando di questo aspetto. Ad esempio noi abbiamo vinto il progetto di Loreto, è un progetto di Reinventing Cities, la riqualificazione della piazza. L'approccio a Reinventing Cities con le dieci sfide è esattamente una diversa modalità di leggere i criteri ESG. Abbiamo vinto Loreto tra l'altro utilizzando anche un indicatore per valutare l'impatto positivo che questo progetto avrebbe avuto. Le dieci sfide toccano gli aspetti ambientali, sociali e anche di governance", prosegue Masseroli.
"Abbiamo appunto misurato in modo correlato questo indicatore che si chiama ASROI - Social Return Investment, che a dispetto del nome non è solo sugli aspetti sociali ma su tutti gli aspetti, quindi anche ambientali e anche di governance ed emerge un fattore moltiplicativo 4. Vuol dire che ogni euro investito dal soggetto privato genera 4 euro di valore di interesse pubblico. Oggi abbiamo una piazza totalmente asfaltata, destinata alle sole auto, c'è un cespuglio in mezzo ma è raggiunto da nessuno. Sarà trasformata totalmente in un luogo di vita pieno di verde, di alberi, un luogo dove le macchine passeranno ancora, ma avranno meno spazio a disposizione, saranno meno centrali dal punto di vista delle esigenze che questo luogo determina. La piazza oltre a migliorare dal punto di vista ambientale e quindi essere un fattore positivo dal punto di vista della decarbonizzazione, è certamente un fattore positivo dal punto di vista sociale. L'obiettivo è quello di correlare quartieri che oggi sono sostanzialmente separati dall'attuale piazza Loreto in un luogo in cui la piazza rappresenta invece un fattore di sinergia, un fattore di incontro", conclude l'Amministratore Delegato.