(Teleborsa) - CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell'aria e della refrigerazione, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi consolidati pari a 146,4 milioni di euro, in calo del 9%. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento di Kiona ed Eurotec (7,3 milioni) e del marginale effetto negativo dei cambi il calo sarebbe stato pari a al 13,3%.
L'EBITDA consolidato è pari a 26,7 milioni di euro, in calo del 20,3%. La profittabilità, intesa come rapporto tra EBITDA e Ricavi è stata pari al 18,2% (20,8% al 31 marzo 2023). Il risultato netto consolidato è pari a 16,5 milioni di euro, in calo dell'10,9%, e riflette solo parzialmente i risultati operativi grazie a risultati particolarmente positivi derivanti dall'andamento dei cambi e dalla plusvalenza legata all'acquisizione del residuo 49% del capitale social di CFM.
"Come già atteso ed anticipato, il primo trimestre di quest'anno è stato caratterizzato da uno scenario economico particolarmente sfidante, soprattutto in alcune aree geografiche, che si è riflesso in diversi settori sia del condizionamento che della refrigerazione - ha commentato l'AD Francesco Nalini - Partendo dal primo, il segmento maggiormente in sofferenza è stato quello delle pompe di calore che, negli ultimi trimestri, ha fatto registrare una brusca e significativa frenata in Europa a seguito di alcune incertezze regolatorie, in parte risolte, della dinamica dei tassi di interesse e dell'andamento dei prezzi delle commodity energetiche. Passando alla refrigerazione, la forte ripresa osservata nel Nord America è stata controbilanciata da una domanda Europea ancora stagnante, sebbene, anche in tale geografia si sia intravisto qualche segnale qualitativo di miglioramento".
"Quanto sopra descritto ha comunque natura temporanea: le pompe di calore ricoprono un ruolo essenziale nella strategia di decarbonizzazione europea mentre efficienza energetica e transizione verso gas refrigeranti più sostenibili rimangono due elementi fondamentali nello sviluppo della refrigerazione dei prossimi decenni - ha aggiunto - Sul breve termine ci attendiamo un graduale miglioramento, concentrato nella seconda parte di quest'anno".
La posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per 78 milioni di euro, inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione
dell'IFRS16 pari a 32,5 milioni. L'incremento rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023 che era pari a 35,7 milioni è
dovuto all'acquisizione del residuo 49% del capitale sociale di CFM. Escludendo tale elemento la posizione finanziaria netta risulta sostanzialmente immutata rispetto alla fine del 2023: la generazione di cassa ha più che coperto investimenti per circa 5,4 milioni e l'incremento del capitale circolante dovuto principalmente ad effetti stagionali.
CAREL, utile scende a 16,5 milioni di euro nel primo trimestre. Ricavi -9%
09 maggio 2024 - 15.22