(Teleborsa) - "Lunedì abbiamo diverse riunioni convocate a Palazzo Chigi", a partire da "quella in merito allo sviluppo del risanamento e rilancio degli stabilimenti dell'ex Ilva, e in quella sede presenteremo il piano industriale e finanziario per il rilancio dello stabilimento". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso in un punto stampa a margine della conferenza programmatica di FdI in corso a Pescara. Parlando della politica industriale del governo, sempre a proposito dell'ex Ilva, Urso ha sottolineato anche che "stiamo recuperando quello che sembra del tutto compromesso, cioè lo stabilimento siderurgico più importante d'Europa. Io sono convinto che noi saremo in condizioni già quest'anno di delineare un piano di rilancio della siderurgia italiana che è a base dell'industria manufatturiera del nostro Paese, a base dell'industria automobilistica, dell'industria elettrodomestica, della cantieristica, della nautica. Ripartiamo dalla siderurgia per costruire nel frattempo attraverso la microelettronica e la tecnologia green l'industria del futuro".

Sul rilancio dell'ex Ilva di Taranto, su cui lunedì il ministero di Imprese e Made in Italy presenterà il piano industriale e finanziario ai sindacati, il governo intende chiedere alla Commissione europea il via libera a un "prestito ponte", con l'obiettivo di tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio nel 2025. "Ci siamo riappropriati di quella che era la più grande industria siderurgica in Europa, che è la Ex Ilva di Taranto. Lunedì presenteremo ai sindacati il piano industriale e finanziario per dimostrare anche alla Commissione europea, a cui credo chiederemo un prestito ponte, che nel 2025 la cosiddetta ex Ilva può tornare a produrre 6 milioni di tonnellate di acciaio".

"Acciaio - ha rilevato Urso -: per questo abbiamo accolto a Piombino due investitori che realizzeranno investimenti significativi in tecnologie green, che ci consentiranno di fare di Piombino il polo siderurgico green più importante del Mediterraneo. Per questo stiamo concludendo l'accordo di programma per far rinascere la siderurgia di Terni e stiamo sostenendo le acciaierie del Nord, orgogliosi del fatto che siamo il primo paese per produzione siderurgica d'Europa".

"Abbiamo esposto ai commissari e al governo che le persone devono tornare a lavorare". Così il leader della Fiom, Michele De Palma, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sull'ex Ilva. "Non siamo più disponibili a discutere di piani di lungo periodo - ha detto - abbiamo un piano del 2018 da applicare e per realizzarlo servono risorse. Il governo ha detto che ci sarebbero 150 milioni più i 320 milioni che devono essere autorizzati dalla commissione europea. Le nozze con i fichi secchi non si fanno".