"È quello che stiamo vivendo anche oggi, con l’instabilità a livello internazionale e con le insidie che attraversano i nostri sistemi democratici. Insidie che nascono da fattori diversi, molti di questi fondati su visioni ideologiche. Una di queste ritiene che il popolo non sia sufficientemente maturo per assumere le grandi decisioni, e che per questo la democrazia non può che essere intesa come tale un’oligarchia, il governo di una élite. Un’altra di queste è stata coniata da Roger Scruton, uno dei più grandi filosofi europei, e si chiama “oicofobia”, l'odio per la propria casa", prosegue il Premier.
Purtroppo, "spesso noi per primi non crediamo più in noi stessi e siamo noi i primi a negare ciò che siamo. E questo ha effetti devastanti, perché come possiamo pensare che le future generazioni crederanno, come noi, nella democrazia se nelle scuole e nelle università si insegna a sottovalutare la nostra civiltà, che pur tra mille difficoltà e periodi complessi, ha fondato la sua identità nei valori di libertà, uguaglianza e democrazia?
Solo se torniamo a credere in noi stessi possiamo dare nuova forza alle nostre democrazie. Solo se torniamo a costruire la nostra cultura invece che cancellarla, possiamo tornare a far appassionare i nostri giovani e renderli protagonisti del futuro. E questo è ciò che ritengo più importante oggi: difendere le nostre democrazie", ha concluso Meloni.