(Teleborsa) - "Il Corridoio meridionale del Gas assume una valenza ancora maggiore sul doppio binario della sicurezza degli approvvigionamenti e della stessa transizione energetica sulla scia degli esiti della COP28 e in vista dei lavori di COP29. Dalla sua entrata in funzione a fine 2020 a oggi l'Italia ha importato con il Trans Adriatic Pipeline (Tap), 26 miliardi di metri cubi di gas". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Baku partecipando alla decima Riunione ministeriale del Consiglio consultivo del Corridoio meridionale del gas (TAP) e alla seconda riunione ministeriale del Consiglio consultivo per l'energia verde.

"Nel 2023, con 10 miliardi di metri cubi - ha ricordato Pichetto Fratin - il TAP è stata per noi la seconda rotta di approvvigionamento, contribuendo a compensare l'abbandono del gas russo e evitare la volatilità dei prezzi". "Per questo motivo, per potenziare il TAP - ha aggiunto - Italia, Grecia e Albania, hanno definito un processo di incremento della capacità del gasdotto che, dal 2026, crescerà di 1,2 Miliardi di metri cubi, arrivando a 11,2 MLD mc/anno, con l'obiettivo di una capacità massima di 20 Miliardi di metri cubi all'anno". "Per permettere di convogliare i maggiori flussi di approvvigionamento di gas verso l'Italia stessa e l'Europa - ha annunciato il ministro Pichetto Fratin - siamo impegnati a rafforzare la "Linea Adriatica". "Si tratta di numeri e interventi che rientrano nella più ampia strategia che il Governo guidato dal Presidente Meloni sta conducendo per fare dell'Italia un hub di energia e di sicurezza energetica sull'asse sud-nord, ma come dimostrato oggi anche su quello da est a ovest". Il ministro ha ricordato ai rappresentanti di tutti i Paesi presenti che "il gas è e resterà fonte di transizione, una transizione che occorre accelerare nel comune obiettivo della decarbonizzazione e della sicurezza energetica".

"Con il nostro piano nazionale energia e clima - ha ricordato il ministro Pichetto - abbiamo fissato l'obiettivo di installare 74 GW di nuova capacità di energia rinnovabile rispetto al 2021 entro il 2030 e coprire il 65% dei consumi finali elettrici al 2030". "Come Presidenza G7 - ha concluso - abbiamo posto questi temi al centro dell'agenda per Clima e Energia e anche in ambito G7 intendiamo collaborare attivamente anche con l'Azerbaigian, quale Presidenza della COP29, promuovendo una transizione energetica sicura, sostenibile e giusta a livello mondiale"