Il decreto Pnrr "contiene una specifica disposizione finalizzata a prevedere una piena responsabilizzazione delle amministrazioni titolari delle misure e degli interventi PNRR e dei soggetti attuatori", ha aggiunto.
Presente in conferenza il Ministro del Lavoro Marina Calderone che ha sottolineato come il decreto Pnrr "ci porterà a raddoppiare il numero degli ispettori tecnici che oggi abbiamo in organico" ma "già con l'organico attuale nel 2024 prevediamo un aumento del 40% delle ispezioni per effetto del completamento del periodo di formazione del personale assunto nel 2023".
Viene introdotta "la patente a punti che svilupperemo con il supporto delle parti sociali e delle organizzazioni della categoria dell'edilizia ma anche con l'obiettivo di far crescere questo percorso e inserire altre attività", ha detto Calderone. "Ci sarà una attenzione specifica e un controllo attento alle valutazioni dei rischi in un cantiere" ha proseguito sottolineando che il percorso per la patente a punti "passa da un processo di qualificazione elle imprese con la selezione a monte delle caratteristiche che deve avere un imprenditore quando inizia una attività, soprattutto se è ad alto rischio".
Il tema delle prevenzione e della cultura della sicurezza del lavoro, che passa attraverso la formazione, è strategico e ciò su cui dobbiamo lavorare tutti quanti, in stretta sinergia tra istituzioni", ha ribadito la Ministra spiegando che occorre "estendere concetto di sicurezza a un contesto più ampio, che è quello della 'vita sicura'", per il quale è "fondamentale portare la cultura delle sicurezza in ambito scolastico", alla Camera "è in discussione una proposta di legge" in tal senso.
"Oggi in Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto-legge Pnrr, che introduce il nuovo "Piano Transizione 5.0", su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d'imposta", si legge nella nota diffusa dal Mimit.
Il Piano "prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane".
"Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy", ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso.