"Nel 2023 abbiamo fatto 15 miliardi e mezzo di nuove erogazioni creditizie, con il segno più di qualche decimale per la voce impieghi - ha spiegato - Nel 2024 contiamo di incrementare gli impieghi, proprio forti di un rafforzamento patrimoniale che in questi anni è stato significativo, visto che ormai abbiamo un CET 1 del 21%".
"Con riferimento al credito anomalo, siamo in anticipo sui risultati del nostro piano - ha detto Pastore - Siamo già sotto al 4% al 31 dicembre 2023 e anche nel 2024 contiamo di scendere come rapporto dei crediti anomali lordi sugli impieghi - anche attraverso operazioni di cessione. Nelle prossime settimane uscirà un'altra operazione di cessione multi-contribuita di circa 60 banche, che continuerà a farci scendere con l'indicatore. Mentre - proprio per la nostra forza patrimoniale - l'indicatore netto è già nell'intorno dell' 1% - è 1,1% - quindi i crediti che abbiamo in bilancio sono per lo più totalmente ammortizzati, e quindi proseguiremo con la nostra azione di sostegno al territorio".
Sul fronte dei nuovi NPL, "occorre essere sempre attenti, perché prestando nuovi 15-16 miliardi l'anno occorre essere attenti al fatto che questi importi poi vengano adeguatamente restituiti, altrimenti si creano nuovi default - ha spiegato il banchiere - Quindi l'attenzione oggi è più concentrata sul credito nuovo e sul credito vivo, piuttosto che sullo smaltimento dei crediti anomali precedenti, cosa che invece ha caratterizzato il decennio precedente per tutto il sistema bancario".
"Da questo punto di vista siamo fiduciosi perché le nostre tante filiali hanno una relazione straordinaria e intensa col territorio che loro vivono e quindi sono in grado di selezionare le famiglie e le imprese, dando supporto alle iniziative valide e quindi incamerando un credito che auspicabilmente non è destinato a diventare anomalo in una percentuale superiore alla media", ha concluso.
(Foto: Giovanni Ricciardi)