(Teleborsa) - Il traffico aereo negli scali europei è arrivato a contare 2,3 miliardi di passeggeri nel 2023, il 5,4% in meno dei volumi registrati nel 2019, con una crescita del 19% rispetto al 2022. E’ quanto si evince dal rapporto redatto da Aci Europe, in cui si evidenzia come molti aeroporti hanno raggiunto livelli record di traffico passeggeri, ma la maggioranza di essi (57%) sia ancora in ritardo rispetto ai numeri pre-pandemia.

Sull’aumento rispetto al 2022 ha inciso molto il traffico internazionale (+21%), mentre la crescita del traffico nazionale è stata dell’11,7%.

Gli aeroporti della Spagna, con il 3% in più sono stati gli unici all’interno della Ue ad essersi completamente ripresi. La seconda migliore performance è quella dell’Italia (-2%), seguita dalla Francia (-5,4%). Nel Regno Unito si è registrato un (-6,4%). Molto al di sotto gli aeroporti della Germania.

Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, si è espresso considerando impressionante il risultato raggiunto nel 2023, nonostante le tensioni geopolitiche, le tariffe aeree elevate e il quadro inflazionistico, a testimonianza della priorità che le persone danno ai viaggi e a conferma del valore e dell’importanza della connettività aerea.