(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha approvato il piano strategico 2023-2027. Sono previsti 11,5 miliardi di euro di investimenti totali (al netto dei finanziamenti pubblici pari a circa 900 milioni), con un incremento del 15% rispetto al piano 2022-2026, che si sviluppano su due direttrici principali: investimenti nelle infrastrutture lungo l'intera catena del valore (realizzazione della Dorsale Adriatica e delle stazioni di compressione dual fuel, potenziamento e ottimizzazione del sistema di stoccaggio e di esportazione, messa in esercizio della FSRU di Ravenna, sviluppo di GNL small-scale e ampliamento delle reti di stazioni a GNL-bioGNL e in prospettiva a idrogeno); contributo alla decarbonizzazione attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano), l'avvio del progetto per la dorsale dell'idrogeno italiana ed europea (SoutH2 Corridor), lo sviluppo dell'infrastruttura per la CCS (Carbon Capture and Storage), e l'ulteriore crescita delle attività volte a incrementare l'efficienza energetica.
Gli obiettivi finanziari
Dal punto di vista finanziario, nell'orizzonte di piano si prevede una crescita media annua (CAGR) dei seguenti indicatori: RAB maggiore del 6%, rispetto alla previsione del piano precedente (2022-2026) che prevedeva una crescita del 5%, grazie a investimenti più elevati e al contributo del deflatore; EBITDA Adjusted del 7,4%, per effetto principalmente della crescita della RAB, dell'aggiornamento del WACC, dell'introduzione della regolazione ROSS per il trasporto e del contributo dei business della transizione energetica. L'insieme di questi fattori contribuirà alla crescita dell'EBITDA atteso a circa 3,2 miliardi di euro al 2027, di cui circa 140 milioni connessi ai business della transizione energetica; utile netto Adjusted in crescita del 4%, come effetto del solido contributo dell'EBITDA parzialmente bilanciato dall'incremento delle D&A e degli oneri finanziari.
Con l'annuncio del piano, Snam ha anche migliorato la guidance sull'utile netto 2023, pari a circa 1,14 miliardi di euro, rispetto alla precedente pari almeno a 1,1 miliardi di euro, con la proiezione a fine 2027 di circa 1,33 miliardi di euro.
La dividend policy
Per quanto riguarda la dividend policy, viene confermato il dividendo di 0,2820 euro del 2023 e incrementata la politica dei dividendi al 3% di crescita minima annua al 2027 (rispetto al precedente minimo 2,5%). Snam prevede che a valere sull'esercizio 2023 possa essere distribuito, nel 2024, un dividendo complessivo pari a 0,2820 euro per azione, di cui il 40% a titolo di acconto già distribuito il 24 gennaio 2024 (record date 23 gennaio 2024 con stacco della cedola il 22 gennaio 2024). Il restante 60% (da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio di esercizio 2023) sarà saldato il 26 giugno 2024 (record date 25 giugno 2024 con stacco della cedola il 24 giugno 2024).
La politica di dividendi è stata incrementata sulla base di una crescita dell'utile netto Adjusted del 4% e prevede una crescita minima annua del 3% al 2027, a partire dal dividendo di competenza 2024, in crescita rispetto alla precedente politica che prevedeva un minimo del 2,5%.
Il debito
A fronte di un indebitamento atteso a circa 19 miliardi di euro nel 2027, e anche a seguito dell'aumento degli investimenti, si mantiene un'ampia flessibilità finanziaria delle metriche di credito rispetto alle soglie stabilite dalle agenzie di rating Moody's, Standard and Poor's e Fitch per il posizionamento rating attuale.
Cresce il peso della finanza sostenibile, con l'obiettivo dell'85% sul funding complessivo entro il 2027, migliorativo rispetto all'80% del precedente arco di piano e tra i più elevati del settore.