(Teleborsa) - Il pivot di dicembre della Federal Reserve offre ulteriore spazio per tagli dei tassi d'interesse nei mercati emergenti (EM) nel 2024. Lo afferma S&P Global Ratings in un nuovo report sul tema, prevedendo che le banche centrali dei principali paesi emergenti che hanno iniziato a tagliare i tassi continueranno a farlo nei prossimi mesi, mentre quelle che non l'hanno fatto inizieranno a farlo entro la fine del 2024. Detto questo, l'entità e la tempistica dei tagli continueranno a essere influenzati dalla traiettoria delle aspettative del mercato riguardo alla politica della Fed.

Viene anche evidenziato che i rendimenti obbligazionari di riferimento delle principali economie EM si sono compressi dopo il cambio di rotta della Fed, poiché i mercati prezzano tagli dei tassi d'interesse più aggressivi. In tutte le economie EM, tranne poche eccezioni, i tassi di finanziamento in valuta locale sono rimasti stabili o sono diminuiti in modo significativo. "Non sorprende che i rendimenti siano diminuiti nella maggior parte delle principali economie dell'America Latina, a causa della loro maggiore correlazione con gli Stati Uniti", viene sottolineato.

Inoltre, S&P osserva che le tensioni crescenti nel Mar Rosso aumentano il rischio di nuove pressioni al rialzo sull'inflazione, così come le continue perturbazioni nel Canale di Panama. Il Mar Rosso è una rotta fondamentale per il transito di materie prime energetiche (in particolare petrolio e gas naturale liquefatto) e per le merci in generale.

I costi di trasporto sono aumentati come reazione al conflitto, sebbene il rialzo dei prezzi delle materie prime sia rimasto finora contenuto. Le principali economie EM più direttamente colpite includono l'India, la Cina (attraverso le importazioni di risorse energetiche) e la Turchia (date le interruzioni delle catene di approvvigionamento).