(Teleborsa) - La Commissione VII del Senato ha approvato il disegno di legge governativo che riforma l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2. Il ddl sarà calendarizzato in aula subito dopo la Legge di bilancio a inizio 2024. La rifpra prevede la riduzione di un anno del ciclo di studi (da 45 a 4 anni) cui si aggiungono altri 2 anni di Istituto Tecnico Superiore (ITS).
"Ringrazio il Presidente della Commissione Istruzione, Roberto Marti, la relatrice, Ella Bucalo, la Sottosegretaria Paola Frassinetti, tutta la maggioranza parlamentare e le Regioni per l’importante lavoro che è stato fatto in questa tappa fondamentale dell’iter di approvazione del ddl. Un ringraziamento anche a quelle forze di opposizione che hanno collaborato in modo costruttivo alla riforma”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
"E' un primo importante passo nella riqualificazione degli istituti tecnici e professionali", ha convenuto Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero all'Istruzione ed al Merito, spiegando che "ci sarà una maggiore interazione con le imprese e la possibilità di istituire dei veri e propri Campus per creare poli formativi legati alle esigenze specifiche dei territori. L'obiettivo prioritario di questo Governo è quello di ottenere per i nostri studenti diplomi sempre più qualificati che consentano loro di trovare facilmente occupazione".
"Si tratta di una riforma ambiziosa - ha aggiunto il Ministro - molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo e in cui questo governo crede fortemente. Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, grazie al potenziamento delle discipline di base e all’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sarà più forte il raccordo fra scuola e impresa, si punterà molto anche sull’internazionalizzazione e sulla ricerca".
"Il nostro obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive. Valorizziamo lo straordinario capitale umano rappresentato dai nostri giovani, diamo al sistema Paese la possibilità di correre", ha concluso Valditara.