(Teleborsa) - “La scelta adottata dal Consiglio Europeo nella giornata di ieri sul PPWR è sconcertante, grave e certamente molto preoccupante perché ribalta le decisioni prese a maggioranza dal Parlamento UE riproponendo uno schema superato e antiscientifico che apre un pericoloso crinale per l’industria del food italiano che vale 180mld di euro di fatturato e 50 nell’export”. Lo dichiara in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.


“Il documento approvato in Consiglio - aggiunge - ripropone il vecchio schema fatto di divieti e proibizioni verso gli imballaggi monouso per gli alimenti, disconoscendo di fatto una letteratura scientifica trentennale che dimostra come il riuso del packaging alimentare, rispetto al monouso, produca un incremento di emissioni di CO2 superiore andando a peggiorare tutti i parametri ambientali”.

“In più, - prosegue Mascarino- il Consiglio UE ha cancellato l’esenzione dal riuso per quei paesi, Italia in testa, che abbiano almeno l’85% di raccolta, principio invece che il Parlamento europeo aveva sostenuto e che aveva di fatto tutelato l’Italia e i suoi comparti produttivi senza smantellarne il sistema produttivo costruito negli anni”.


“Bisogna constatare - prosegue il Presidente di Federalimentare - che in questa decisione, che comunque nel prossimo Trilogo potrà essere superata, sta prevalendo una impostazione ideologica molto dannosa per le industrie produttive, per l'occupazione, per le filiere ma soprattutto per l’ambiente e per l’economia circolare nella quale l’Italia eccelle”.



“La posizione contraria dell’Italia è assolutamente condivisibile e auspico che le nostre istituzioni rappresentate in Europa dal Ministro Pichetto Fratin, dal Ministro Lollobrigida e dal Ministro Tajani continuino nella battaglia sacrosanta per affermare i principi scientifici della nostra posizione, creando alleanze solide che possano confermare le nostre motivazioni che sono, lo ribadisco, affermate dalla scienza con dati misurabili e incontrovertibili”, conclude Mascarino.