(Teleborsa) - Medici, veterinari e operatori sanitari pubblici tornano a scioperare per protestare contro la legge di bilancio e difendere il Servizio Sanitario Nazionale. Dopo la giornata di protesta del 5 dicembre, i camici bianchi sono nuovamente pronti a incrociare le braccia. Un nuovo sciopero dei medici è, infatti, previsto per lunedì 18 dicembre 2023. E, secondo la stima dei sindacati di categoria, saranno a rischio 25 mila interventi chirurgici. Sempre lunedì alle 11 i sindacati saranno in presidio davanti al ministero della Salute a Roma.
"La delusione per la legge di Bilancio che tradisce le aspettative sull’azione di Governo è molto profonda - afferma Grasselli -. Le roboanti promesse della campagna elettorale prevedevano la cancellazione della legge Fornero. Oggi, invece, con l’articolo 33 della legge di Bilancio, un articolo di una stoltezza politica e di una gravità sociale enorme, le pensioni di 700 mila lavoratori della Pubblica amministrazione sono finite in ostaggio del Mef per ripianare il bilancio dello Stato. Il taglio sino al 25% delle pensioni di alcune fasce di lavoratori - prosegue - è un crimine contro il sistema di welfare e contro i cittadini che lavorando come dipendenti pagano regolarmente le tasse e i contributi previdenziali”.
"Scioperare per chi lavora in sanità è ovviamente un gesto estremo - conclude - è una condizione di protesta frenata dal senso di responsabilità nei confronti degli assistiti. Una missione che spesso i sanitari non possono assolvere perché la loro giornata di lavoro è un calvario di 12 ore".
Medici, nuovo sciopero lunedì 18 dicembre: a rischio 25 mila interventi chirurgici
Si prevedono disagi in tutti i servizi ospedalieri e territoriali e nella filiera agro-zootecnica-alimentare
14 dicembre 2023 - 08.38