(Teleborsa) - Resta alta l'asticella della tensione tra il Ministro Salvini e i Sindacati sullo sciopero prima annunciato per oggi, lunedì 27 novembre e successivamente rinviato al prossimo 15 dicembre.
No 'unitario' alla precettazione del ministro Salvini e alla riduzione della protesta e rinvio dello sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto pubblico locale al 15 dicembre prossimo, "sfidando il Ministro Salvini sul terreno dei diritti costituzionali, oltre che nel merito delle questioni poste dalle istanze dei lavoratori, ignorate dalle controparti datoriali e dal responsabile del dicastero dei trasporti". Lo ha annunciato l'Unione sindacale di base a cui aderiscono ADL Cobas - COBAS Lavoro Privato - SGB -CUB Trasporti - USB Lavoro Privato.
"La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del TPL di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt'altro che inaspettata", dice Usb in una nota. "Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini" affermano sostenendo che "le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l'intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all'esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l'effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023".
Sul rinvio dello sciopero, ha prevalso il buon senso, ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini esprimendo "grande soddisfazione" per il rinvio dello sciopero del 27 novembre annunciato da alcuni dei promotori. E quanto si legge in una nota del Mit. "Ha prevalso il buonsenso e sono soddisfatto di aver tutelato milioni di cittadini che devono vedere garantita la loro possibilità di spostamento, senza cancellare il sacrosanto diritto allo sciopero", ha detto il ministro.