(Teleborsa) - Il gruppo MFE ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 1,862 miliardi dai 1,9 miliardi dello stesso periodo del 2022 (-2%) e con un utile netto di 71 milioni, in calo del 9,5% circa rispetto ai 78,5 milioni dello stesso periodo del 2022. Sul dato, sottolinea la società, pesano "il considerevole calo del contributo pro-quota generato complessivamente dalla partecipazione in ProsiebenSat1 anche a seguito del cambio di metodo di consolidamento, l'aumento degli oneri finanziari a causa dei maggiori tassi di interesse sottostanti e l'incremento di quota nelle attività spagnole".
L'Ebit è in leggera crescita a 98,3 milioni dai 97,6 milioni dello stesso periodo del 2022.
A fine settembre, l'indebitamento finanziario netto consolidato è pressoché stabile a 877,5 milioni, il free cash flow è positivo per 285,8 milioni dai 359,1 milioni registrati nei nove mesi 2022.
"Grazie alla crescente presenza internazionale di MFE, i conti del gruppo hanno registrato risultati migliori di quelli previsti pur in presenza di elementi critici quali la complessa situazione geopolitica mondiale, la volontà della BCW di proseguire la politica di rialzo dei tassi, gli effetti dell'inflazione e degli andamenti pubblicitari nei singoli paesi di attività", sottolinea una nota dell'azienda. Da questo trimestre, la partecipazione del 26,28% di MFE in ProsiebenSat1 viene consolidata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dello IAS 28. Il conto economico recepisce, quindi, sulla linea del risultato delle partecipazioni, proventi per 3,9 milioni corrispondenti alla quota di spettanza sul risultato consolidato della partecipata di competenza del periodo. Sull'entità del risultato netto di ProsiebenSat1 - sottolinea ancora MFE - ha influito da un lato l'andamento non brillante dei ricavi pubblicitari ancora in atto in Germania e nei Paesi di lingua tedesca, dall'altro l'effetto positivo della riduzione dei costi televisivi e il maggior dinamismo dei ricavi nelle attività commerce e venture. Anche in Italia e in Spagna il mercato pubblicitario, pur tenendo conto della bassa stagionalità degli investimenti, è rimasto piuttosto debole. Tuttavia, la raccolta del gruppo resta sostanzialmente stabile rispetto ai nove mesi 2022, un andamento decisamente positivo rispetto a quello di altri broadcaster europei. "MFE - conclude - è riuscita a conseguire quindi un sensibile risultato netto consolidato, grazie alla strategia editoriale focalizzata sui prodotti televisivi nazionali e all'attento controllo dei costi. Inoltre, nonostante il completamento dell'acquisto delle quote di Mediaset Espana, l'arrotondamento dell'investimento in ProsiebenSat1 e il pagamento dei dividendi, MFE ha mantenuto l'indebitamento finanziario netto invariato rispetto al 31 dicembre grazie al buon andamento della generazione di cassa".
Stime 2023 confermate
Il gruppo MFE-Mediaset conferma per fine anno l'attesa di "un risultato operativo (ebit) di un risultato netto e di una generazione di cassa (free cash flow) positivi, sia in ragione dei risultati dei nove mesi migliori delle previsioni, sia del maggiore slancio dei ricavi pubblicitari dell'ultimo trimestre dove si concentra la quota più alta degli investimenti". I risultati economici di gruppo su base annua, "includeranno la quota di competenza del risultato netto consolidato del secondo semestre di ProsiebenSat1 che, a partire dal 30 giugno, viene valutata con il metodo del patrimonio netto ai sensi dello IAS 28".