(Teleborsa) - "Il sistema energetico sta vivendo un momento storico senza precedenti. Si pensava che il 2022 sarebbe stato l’anno di ritorno alla normalità a valle dell’emergenza Covid; tuttavia, dati gli eventi legati alla guerra, gli ultimi due anni hanno rappresentato un momento di grande turbolenza per il settore energetico. Pur in un contesto ancora agitato, abbiamo ora l’opportunità di godere di un lasso temporale sufficiente per meglio comprendere i fenomeni intercorsi e capire quali elementi, innescati dalla crisi, stanno assumendo una connotazione più strutturale". È quanto si legge in una nota di Edison che sintetizza i contenuti dell'audizione tenuta presso Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

"Se gli obiettivi della transizione ci appaiono chiari, lo stesso non può dirsi per il percorso necessario per raggiungerli – ha sottolineato la società energetica –. L’evoluzione tecnologica sta progressivamente rendendo disponibili soluzioni che concorrono in modo diverso al raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzazione. La sfida per il sistema Italia è quella di riuscire a integrare tutti i possibili sviluppi tecnologici in ottica sistemica, valorizzando al contempo il contributo dell’industria nazionale. Per farlo si rende necessario un quadro abilitante e una visuale che vada anche oltre il 2030".

"Continuerà a essere fondamentale il ruolo della generazione termoelettrica a gas nell’accompagnare la transizione energetica e si rende quindi necessario considerare il Capacity Market un elemento strutturale del mercato elettrico post 2024. D’altro canto, se è vero che il gas è il combustibile di transizione, è pur vero che deve essere perseguita con forza l’abbattimento delle emissioni di CO2. Le centrali termoelettriche di nuova generazione ben si prestano a investimenti per progetti di cattura della CO2, garantendo la disponibilità di energia elettrica programmabile low carbon. Questa, oltre a essere l’unica soluzione immediatamente disponibile, rappresenterebbe una leva competitiva importante in ottica green per l’industria siderurgica italiana e per tutti i processi energivori, oltre a instillare un processo su larga scala di riduzione di emissioni di CO2", ha spiegato Edison.

"Anche il wind offshore potrà avere un ruolo importante nel decarbonizzare il Paese così come l’idrogeno verde, per il quale sarà necessario ricercare un equilibrio tra grandi progetti di importazione e la produzione nazionale. Per entrambi sarà necessario un quadro regolatorio e istituzionale adeguato, che ne accompagni lo sviluppo – prosegue la nota –. Ultima tecnologia che si sta affacciando all’orizzonte è il nuovo nucleare, che potrebbe arrivare a coprire il 10% del fabbisogno nazionale di energia entro il 2050. I nuovi reattori possono soddisfare necessità di calore, elettricità, produzione di idrogeno, sono modulabili e possono essere complementari all'intermittenza tipica delle rinnovabili".

"In un percorso di transizione contrassegnato da numerosi target di decarbonizzazione a medio termine, anche il Teleriscaldamento può risultare un importante fattore di abilitazione per la decarbonizzazione dei consumi dei clienti finali. L’introduzione di una regolazione tariffaria rappresenta un elemento di importante novità con potenziali impatti ancora non del tutto valutabili sul livello di investimenti pianificati e quindi in ultima istanza sul potenziale sviluppo del settore stesso, anche considerato le evoluzioni tecnologiche in corso. Pertanto, deve essere sviluppata con particolare attenzione", ha aggiunto.

"L’obiettivo di decarbonizzazione può fare affidamento su molteplici possibili sviluppi tecnologici, ma è necessario adoperarsi sin d’ora per costruire una cornice abilitante a livello Paese. È opportuno che ognuno faccia la sua parte e in questo contesto, il ruolo di ARERA sarà fondamentale", conclude la nota di Edison.