(Teleborsa) - Il trend industriale di Convergenze, società quotata su Euronext Growth Milan (EGM) e attiva nei settori telecomunicazioni ed energia, "non è stato mai così buono come in questo periodo" e l'azienda campana si appresta a chiudere il 2023 con "il miglior anno di sempre in termini di marginalità" e quindi non ci può che essere "forte insoddisfazione per quello che il mercato sta producendo nei confronti del titolo". Lo dice a Teleborsa l'amministratore delegato Rosario Pingaro, dopo che le azioni hanno perso oltre il 50% nell'ultimo mese, secondo la società in assenza di alcun motivo collegato al business ma per un acuirsi delle condizioni dell'EGM, che quest'anno hanno penalizzato la maggior parte delle PMI quotate.
"I primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con entrambe del Business Unit in marginalità positiva - racconta Pingaro - Questa è una notizia, soprattutto per l'Energia che dalla crisi energetica del 2021 stava soffrendo di una scarsa se non una marginalità negativa. Dalla fine del 2022 in poi abbiamo la BU Energia ha chiuso con un -3/-4% i primi tre mesi, con un breakeven i primi 6 mesi, con una marginalità positiva del 2/3% i primi nove mesi, e contiamo di continuare a migliorare e chiudere al 4/5% entro la fine dell'anno". La BU TLC è stata invece "costantemente su valori che oscillano tra il 25 e il 30% di marginalità, tendenzialmente al rialzo nel corso degli ultimi tre-sei mesi".
A questa situazione di trend positivo, l'AD evidenzia che si aggiungono altre novità che ha annunciato al mercato e che stanno diventando strategiche per Convergenze. La prima è l'entrata nel mercato dell'IoT a fianco di Suez per lo smart metering dei contatori dell'acqua (con cui ha chiuso un accordo per coprire l'intera città di Salerno). "Siamo in dirittura d'arrivo per un'altra fornitura nell'area del Cilento, con dimensioni simili a quella di Salerno, e quindi una partnership importante con una multinazionale che sono convinto ci vedrà impegnati insieme anche in altri progetti su cui stiamo lavorando, in altri territori italiani e non solo", afferma l'imprenditore.
Un altro aspetto importante è il lancio della nuova BU Media & Content Delivery, "che partirà nel primo trimestre 2024 con un partner anche questa volta importante, com'è la società spagnola Agile Content". "Offriremo servizi media, nel senso che partiremo con un pacchetto di canali tematici video on demand, film in prima visione, che renderà la nostra offerta paragonabile a quello di aziende di livello nazionale, che oggi già offrono un bundle di prodotti connettività e media - spiega l'AD - Quindi riusciremmo a recuperare anche questo gap e riusciremo a offrire un prodotto competitivo in termini economici e molto valido in termini di contenuti".
Anche alla luce di queste novità, Pingaro esprime forte insoddisfazione per l'andamento del titolo: "Sappiamo che questo andamento non è limitato solo a Convergenze, ma è generalizzato, e io penso che sia relativo a una tempesta perfetta che si è creata oggi sul mercato per la riduzione della liquidità dovuta alla migrazione di capitali verso forme di rendimento garantito, con i fondi che avevano PIR che hanno dovuto liquidare, e questo nei mesi scorsi ha portato sicuramente una diminuzione della liquidità sul mercato EGM, la quale ha generato tecnicamente delle problematiche all'interno delle strutture dei fondi istituzionali". "Anche Convergenze è stata giudicata illiquida, e quindi si è generata una pressione alla vendita sul titolo, che non è assolutamente giustificata dai fondamentali - dice l'AD - Oggi valiamo due volte l'EBITDA di quest'anno, che chiuderemo tra due mesi e che quindi ormai è certo, e questo dà la misura di quanto è oggi sottovalutato un titolo come Convergenze".
Dopo che il consigliere Paolo Pescetto ha acquistato azioni per ribadire la fiducia, e con Pingaro che afferma di aver iniziato già all'inizio dell'anno ad acquistare azioni ma di non averlo comunicato perché gli acquisti non superavano il limite dell'internal dealing, la società sta "lavorando a strategie per cercare di trasmettere al mercato il messaggio che la quotazione oggi è fortemente sottovalutata e presto usciremo con una strategia di lungo periodo per sostenere questa nostra tesi e per dimostrare che vogliamo continuare a essere presenti nel mercato, ma con valutazioni sicuramente più consone ai numeri che stiamo producendo". A una domanda sulla possibilità che sarà presto avviato un buyback, l'AD ha replicato: "Ci stiamo lavorando".
Intanto, i feedback che arrivano dagli investitori istituzionali sono di "impossibilità ad agire in qualunque modo". "L'investitore ci dice: ci dispiace, ma purtroppo non abbiamo liquidità, purtroppo la compliance ci limita gli investimenti in aziende che sono considerate poco liquide, quindi fondamentalmente è un dialogo di attesa: sono curiosi di conoscere i programmi di sviluppo futuri e c'è una continua attenzione verso Convergenze, e sicuramente produrrà effetti sulla valutazione nel momento in cui la perturbazione che si è creata sarà in qualche modo superata".
Raccontando di come numerosi investitori retail gli abbiano scritto esprimendo preoccupazione per l'andamento del titolo, l'AD afferma che "io posso non posso far altro che tranquillizzare e confermare che questo andamento non è segno di nessuna problematica, di nessun cambio di previsione, di non nessun cambio di business plan o di azionariato o di altre cose specifiche di Convergenza, ma è un fenomeno che interessa il mercato EGM e l'industria delle TLC, che sicuramente non è appeal come lo era qualche anno fa, ma all'interno di questo scenario le aziende come Convergenze che sono verticalmente integrate e di dimensione regionale oggi stanno performando assolutamente meglio del mercato in ambito TLC e nella filiera energetica".
Al di là del momento difficile in Borsa, l'obiettivo di Convergenze è accrescere la propria rilevanza all'interno del panorama delle TLC italiane sia con una crescita organica, che sta migliorando trimestre dopo trimestre, sia con una strategia di crescita per linee esterne. "Dopo l'acquisizione di Positivo, abbiamo in cantiere altre opportunità che cercheremo di concretizzare nel 2024", dice Pingaro, spiegando che per l'M&A "guardiamo a 360 gradi" e non solo al territorio di riferimento e "quello che ricerchiamo è l'infrastruttura, quindi operatori che hanno investito in infrastruttura nel corso degli anni e che hanno un buon contatto con il territorio" e che "vogliono continuare a costruire e migliorare i loro piani industriali con un partner forte come Convergenze".
Convergenze, Pingaro: "tempesta perfetta" sul titolo, valutiamo buyback e nuovo M&A
17 novembre 2023 - 16.06