(Teleborsa) - E' attesa per oggi 13 novembre l'Assemblea degli azionisti di BolognaFiere, che dovrebbe approvare il progetto di quotazione in Borsa, presso il mercato Euronext Growth Milan PRO, il segmento dedicato agli investitori professionali. Il progetto, già approvato dal CdA a fine ottobre, va a completare il progetto di rafforzamento patrimoniale del Gruppo, finalizzato alla crescita in Italia e all'estero.
La Fiera di Bologna, infatti, realizza un'ampia fetta del suo fatturato all'estero (il 19% secondo uno studio Roland Berger per Aefi) e punta a crescere ancora sui mercati internaionali, oltre che in Italia, dove conta di ampliare gli spazi espositivi con l’aggiunta di 140mila mq netti.
Per affrontare queste sfide, il Gruppo ha messo a punto un'operazione di rafforzamento patrimoniale del valore complessivo di 105 milioni, comprendente un aumento di capitale in denaro di 20 milioni, il conferimento di beni immobili fino a 60 milioni da parte della Camera di Commercio e del Comune di Bologna ed un bond convertibile da 25 milioni a servizio dell'IPO.
"Dopo l’aumento di capitale, i conferimenti in natura del Comune di Bologna e della Camera di Commercio, il sodalizio con un partner industriale leader di mercato come Informa, quello di oggi è un altro importante passo verso il pieno compimento del piano di sviluppo progettato quando il mondo si è fermato per la pandemia e lo abbiamo realizzato in meno di due anni", ha affermato il Presidente Gianpiero Calzolari a valle del CdA di fine ottobre, che ha dato il via libera al progetto di quotazione.
"Abbiamo le carte in regola per continuare a competere con i principali player del mercato fieristico internazionale", ha aggiunto il numero uno di BolognaFiere, che conta di chiudere l'operazione entro la fine del 2024.
Il processo di quotazione - spiega Milano Finanza - avverrà con un aumento di capitale di 15 milioni che verrà offerto in opzione ai soci ad un prezzo minimo di 1,25 euro. L'iter di quotazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2024. E' previsto che partecipi il gigante britannico Informa, che punta a sottoscrivere il bond convertibile da 25 milioni emesso a luglio 2022, portando la sua partecipazione al 12%. Informa non potrebbe però superare la quota del secondo socio, la Camera di Commercio, che ha una partecipazione del 19,77%, e assieme al primo socio pubblico, il Comune di Bologna, che ha una quota del 26,34%, manterrebbe il controllo del polo fieristico con una quota superiore al 50% dopo l'IPO. Informa non sarebbe l'unico big del settore fieristico nel capitale di BolognaFiere, cui partecipa anche GL Events con uno share del 5.2% del capitale.
La capitalizzazione di BolognaFiere arriverebbe così a 240 milioni, risultando la più ampia fra gli operatori fieristici quotati in Borsa.