(Teleborsa) - RCS MediaGroup, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con ricavi netti consolidati pari a 606,8 milioni, in calo rispetto ai 620,2 milioni al 30 settembre 2022. I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a 148,6 milioni, rappresentano circa il 24,5% dei ricavi complessivi.

I ricavi pubblicitari ammontano a 239,7 milioni, in crescita rispetto ai 238 milioni del pari periodo del 2022 (+1,7 milioni). I ricavi editoriali e diffusionali sono pari a 249,5 milioni (269,4 milioni nei primi nove mesi del 2022) ed evidenziano una flessione di 19,9 milioni riconducibile al calo dei ricavi da opere collaterali (-9,6 milioni) e dei ricavi diffusionali a mezzo stampa, parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali.

L'EBITDA è positivo per 82,1 milioni, in crescita di 11 milioni rispetto al pari periodo del 2022 (+71,1 milioni). Il risultato netto è pari a 27,8 milioni (23,7 milioni al 30 settembre 2022) e risulta in incremento di 4,1 milioni.

Al 30 settembre 2023, l'indebitamento finanziario netto è pari a 45,2 milioni (31,6 milioni al 31 dicembre 2022). La variazione rispetto a fine 2022 è principalmente determinata dagli esborsi per la distribuzione dei dividendi per circa 31 milioni e per gli investimenti tecnici e oneri non ricorrenti per circa 19 milioni, compensata parzialmente dall'apporto positivo della gestione tipica per circa 34 milioni che risente nei nove mesi degli attuali tempi di incasso dei crediti di imposta previsti a favore del settore editoriale (al 30 settembre 2023 circa 20,3 milioni il credito residuo relativo anche agli anni 2021 e 2022) e della dinamica del circolante.

RCS ritiene che sia possibile confermare l'obiettivo di conseguire nel 2023 margini (EBITDA) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2022, con una ulteriore generazione di cassa nel quarto trimestre, migliorando a fine anno la posizione finanziaria netta rispetto a fine 2022.