(Teleborsa) - Buzzi chiude i primi nove mesi con ricavi netti consolidati pari a 3.303 milioni, in crescita di circa il 10% rispetto al 2022.

Nel periodo si registra una riduzione dei volumi di vendita cemento (-8,1%) e calcestruzzo (-12,0%), "per la significativa contrazione della domanda in Europa Centrale ed Orientale" e una debolezza meno marcata in Italia e Stati Uniti, spiega la società nella nota dei conti.

La posizione finanziaria netta attiva a fine periodo ammonta a 673,0 milioni, rispetto a 288,2 milioni di fine 2022 e 412,0 milioni a fine giugno.

Outlook confermato
Sulla base delle considerazioni sopra esposte e dell’andamento fin qui consuntivato, "consideriamo ragionevole confermare le indicazioni fornite al mercato ad inizio agosto, ovvero che l’anno in corso si chiuda con risultati decisamente migliori rispetto a quelli del 2022, grazie alla crescita dei prezzi di vendita e a un andamento dei costi più favorevole delle attese iniziali. Il margine operativo lordo ricorrente per l’intero esercizio 2023 è atteso a 1.100-1.200 milioni di euro".