Accolta dai rappresentanti della Direzione Stazioni area nord ovest e della Direzione strategie di RFI, la capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo guidato da Luigi Ferraris, la delegazione asiatica ha potuto osservare la stazione, i suoi servizi offerti e la modalità di integrazione con la città di Torino e i suoi diversi sistemi di mobilità. Sempre più concepite come hub della mobilità, il concetto di stazione sposato e portato avanti da RFI vuole intendere gli scali non solo come poli di trasporto, ma anche come poli di servizio.
Una visione condivisa anche dalla delegazione del Bureau of Urban Development del Tokyo Metropolitan Government - si legge su FsNews, il Portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato - a cui i rappresentanti di RFI hanno spiegato l’importanza di Torino Porta Susa AV non solo nel suo ruolo di terminal dell'Alta Velocità, ma anche come luogo che realizza concretamente, in un unico spazio, l'integrazione verticale di tutti i servizi di trasporto e mobilità, da quelli nazionali e internazionali a lunga percorrenza, AV e non, a quelli regionali, metropolitani, suburbani e urbani. L’interconnessione con il territorio è stata completata con l'interramento del passante ferroviario, che per Torino ha significato la piena liberazione dai vincoli urbani e la massima espressione del suo sistema metropolitano, oggi moderno, veloce e altamente accessibile, con i principali sbocchi nazionali ed europei.
Rilevante anche l’anima green dello scalo, con un impianto fotovoltaico premiato a livello europeo da da Eurosolar 2012. Attualmente Porta Susa è la stazione con il maggior numero di viaggiatori del Piemonte e della Valle d'Aosta e nei prossimi mesi sarà collegata direttamente con l’aeroporto di Caselle, diventando sempre più un nodo intermodale a trecentosessanta gradi.