(Teleborsa) - Viaggia su un doppio binario la proposta di legge presentata da Fratelli d'Italia in primavera per provare a superare l'inverno demografico, sostenendo al contempo l'occupazione femminile. Se ne torna a parlare ora, in vista della prossima Legge di bilancio.
La prima misura caldeggiata è il "reddito di infanzia", da erogare a tutte le famiglie con un reddito inferiore ai 90mila euro: 400 euro al mese per i primi 6 anni di ogni figlio a carico, cumulabili con l’assegno unico universale (che spetta ai figli dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni). Verrebbe aumentata in presenza di figli con disabilità o di famiglie con un solo genitore.
Spunta anche l'"assegno di gioventù", pensato per sostenere l'istruzione: 250 euro al mese per ogni figlio dai 7 ai 25 anni purché il bambino/ragazzo sia registrato presso un istituto scolastico o universitario. L'intervento sarebbe destinato a nuclei familiari sotto i 90mila euro di reddito.
Nel pacchetto anche altri interventi più strutturali come quelli sugli asili nido, volti a sostenere anche l'occupazione femminile.
Allarme natalità, reddito d’infanzia e assegno di gioventù: la ricetta di FdI
In vista della Manovra
22 settembre 2023 - 09.23