(Teleborsa) - Il Mediterraneo condivide una storia comune e sfide comuni. Anche se nel tempo i paesi del Mediterraneo si sono allontanati da queste "radici comuni", emergono oggi due principali sfide: il ripristino dell’equilibrio economico e dell’equilibrio naturale. Lo ha detto la Presidente della BCE Christine Lagarde intervenendo ad un evento a Marsiglia.

Dopo aver ripercorso la storia delle popolazioni che affacciano sul Mediterraneo - dai Fenici alla Pax Romana - la Presidente ha affermato che "il Mediterraneo oggi è fuori equilibrio, nel senso che assistiamo a grandi e persistenti disparità economiche tra i paesi". "Queste disparità esistono anche tra le generazioni", ha aggiunto la Presidente, facendo cenno anche alla piaga della disoccupazione giovanile e femminile ed al comune problema di gestione dei flussi migratori.

"Per il bene dell’intera regione dobbiamo quindi adoperarci per ripristinare l’equilibrio economico. Ciò significa garantire che i giovani possano integrarsi, anziché generare instabilità e conflitti", ha affermato Lagarde.

La numero uno dell'Eurotower ha parlato anche delle sfide climatiche e della necessità di ripristinare anche un equilibrio con la natura. "Abbiamo urgentemente bisogno di ripristinare e rispettare questo equilibrio naturale. E dobbiamo riconoscere - ha aggiunto - che ciò è intimamente legato alla nostra capacità di garantire giustizia ai giovani e a coloro che ne hanno più bisogno, e di garantire a sua volta l’armonia delle nostre società".

"E' possibile ripristinare questo equilibro?", ha domandato la Presidente, riconoscendo che "queste sfide trascendono i confini" ed occorre "affrontarle insieme".

"Il mondo è entrato in un’era geopolitica segnata da profondi cambiamenti nelle relazioni internazionali. Stiamo assistendo a una maggiore concorrenza tra le grandi potenze - ha proseguito - a un calo del rispetto per le regole internazionali e al declino dell’influenza delle istituzioni sovranazionali. In questo nuovo panorama i fondamenti etici e l’affidabilità stanno diventando più importanti nell'ambito dei partenariati politici ed economici".

"In un mondo in cui le catene di approvvigionamento si stanno accorciando, la popolazione giovane e istruita del Mediterraneo potrebbe diventare una delle risorse più preziose della regione", ha spiegato Lagarde, aggiungendo "ciò richiede investimenti in competenze, infrastrutture e stabilità".

"In un mondo in cui nuove barriere commerciali appaiono di minuto in minuto, è nell’interesse di tutti i paesi della regione unire insieme i loro destini. E trasformare i vicini del Mediterraneo in partner offre un percorso verso una prosperità condivisa", ribadisce la numero uno della BCE, notando che "un prerequisito affinché ciò accada è la stabilità economica, in particolare la stabilità dei prezzi".

"L’elevata inflazione rappresenta oggi una sfida per l’intera regione. È necessario ridurla, anche perché un’inflazione bassa e stabile è fondamentale per incoraggiare gli investimenti a lungo termine". "Da parte nostra - ha ribadito - la BCE è impegnata a mantenere la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro. Questo è il motivo per cui dal luglio dello scorso anno abbiamo alzato i tassi di interesse dieci volte, e perché abbiamo agito nuovamente la scorsa settimana per rafforzare i progressi verso il nostro obiettivo di inflazione".

Lagarde ha fatto cenno infine all’invasione russa in Ucraina, affermando che "rappresenta un doloroso ricordo della dipendenza energetica dell’Europa". "Rafforzare la sicurezza energetica è ora una priorità e ciò richiede diversificare le importazioni di energia e investire maggiormente nelle tecnologie rinnovabili", dice la Presidente, ribadendo "nel breve e medio termine, sarà fondamentale la creazione di un hub del gas nel Mediterraneo per diversificare i fornitori e le rotte energetiche, ma "guardando al futuro, la transizione verso le energie rinnovabili dovrebbe essere strettamente intrecciata con lo sviluppo della produzione di energia pulita in tutto il Mediterraneo. La regione è dotata di una notevole quantità di energia solare ed eolica, nonché di idrogeno".