"Fare sistema – ha sottolineato Freni nel corso del suo intervento – è l'unica possibile chiave di volta per mettere a sistema risorse che fino a ieri non lo sono state. Togliamoci dalla testa sollecitazioni statocentriche sugli investimenti, che hanno rischiato in passato di mettere in crisi le Casse di previdenza private dei professionisti. Le Casse, che gestiscono complessivamente circa 100 miliardi di euro, non sono e non possono essere una mucca da mungere, e non è nemmeno immaginabile che la loro autonomia venga messa in discussione e che vi sia una coercizione sulla dinamica degli investimenti del comparto".
L'inflazione sta portando in alto anche i prezzi dell'agroalimentare. In vista della manovra qual è la strategia del governo?
"Purtroppo i prezzi dell'agroalimentare, come quelli di tutti i generi alimentari, sono quelli che tecnicamente storicamente scendono più
tardi dalla curva dell'inflazione perché hanno una dinamica funzionale economica diversa. È ovvio che incidono, purtroppo, sulle fasce medio-base, su chi ha una disponibilità minore, e quindi la strategia del Governo è quella di garantire e continuare a garantire quei
sussidi strutturali che sono stati già garantiti per consentire gli acquisti agroalimentari ma anche quello di incentivare le strutture di filiera che consentono poi notevoli risparmi anche a chi produce e quindi consentono poi a valle di abbassare il prezzo di vendita".