(Teleborsa) - ePrice, società quotata su Euronext Milan, ha reso noto che, in conseguenza del prolungarsi delle interlocuzioni con l'investitore Negma Group, non ha potuto procedere al rimborso integrale dei creditori non aderenti entro il termine di 120 giorni dall'omologa, e precisamente entro il 14 luglio 2023.

La società e Negma hanno raggiunto delle intese per il superamento delle divergenze in merito al contratto di investimento fra le stesse stipulato, funzionale, tra l'altro, all'attuazione degli accordi di ristrutturazione del debito, omologato dal Tribunale di Milano in data 15 marzo 2023 e di aver sottoscritto un amendment al contratto di investimento.

Per effetto delle nuove intese raggiunte in materia di importo delle prime tranche e tempistica di tiraggio, la società potrà ottenere risorse derivanti dal POC, pari a complessivi 9 milioni di euro al 30 settembre 2024 (7,2 milioni entro 12 mesi dall'approvazione del prospetto informativo). Tali risorse risultano essere inferiori a quanto previsto nelle originarie previsioni del contratto di investimento, per effetto del quale avrebbe avuto diritto di ricevere un totale di 12,7 milioni entro il termine di scadenza (11,7 milioni entro 12 mesi dall'approvazione del prospetto informativo).

A fronte del mancato pagamento integrale dei creditori non aderenti gli Accordi di Ristrutturazione, ePrice ha avviato interlocuzioni con la maggior parte dei creditori per definire le nuove tempistiche di pagamento. "Non può escludersi che dal menzionato inadempimento possano derivare iniziative giudiziali dei creditori volte a chiedere la revoca degli accordi di ristrutturazione", viene precisato in una nota.

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