(Teleborsa) - Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating (IDR) della Cina a un livello "A+" con outlook stabile. L'agenzia di rating evidenzia che il rating della Cina è sostenuto dalle sue solide finanze esterne e dalle sue dimensioni economiche. I rating sono vincolati da rischi per la stabilità fiscale e macrofinanziaria derivanti da settori non e quasi governativi altamente indebitati e da punteggi di reddito pro capite e governance inferiori a quelli dei concorrenti con rating "A".

Viene ricordato che Fitch ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL per la Cina per il 2023, portandole al 4,8%, dal 5,6%, nel Global Economic Outlook di giugno, poiché la spinta derivante dalla rimozione delle restrizioni Covid-19 sembra svanire. L'indebolimento del settore immobiliare continuerà a pesare sulla domanda interna attraverso il suo impatto sui settori dell'edilizia e delle famiglie, evidente dal continuo calo dei nuovi progetti immobiliari e dei prezzi degli immobili. Ciò ha eroso la già debole fiducia dei consumatori e delle imprese. La debolezza della domanda esterna continuerà a pesare pesantemente sulle esportazioni e sull’attività manifatturiera.

La risposta dei politici al rallentamento della crescita è stata misurata, in quanto sembrano sensibili a bilanciare gli stimoli a breve termine con una transizione verso quello che vedono come un modello di crescita più equilibrato. Il modesto allentamento della politica monetaria e dei mutui riflette il desiderio di limitare una brusca correzione nel settore immobiliare, piuttosto che di riaccelerare i prezzi, osserva Fitch.

"È probabile che ulteriori allentamenti fiscali siano limitati e il nostro scenario di base non prevede un ampio stimolo da parte del governo centrale - si legge in una nota - Tuttavia, sono probabili misure aggiuntive, in particolare attraverso il sostegno ai prestiti di politica quasi fiscale da parte dello Stato e delle banche politiche".

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