"Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo – ha detto Meloni – vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono".
"Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti – ha detto la premier –. Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche l'obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l'obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga".
Meloni ha sottolineato la necessità di rafforzare le norme contro la dispersione scolastica. "Cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione. Ci sono norme importanti sul tema della dispersione scolastica, ma per combatterla vanno rafforzate. È previsto l'obbligo ma le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti" ha detto Meloni.
"Lo Stato c'è e non intende abbandonare i cittadini nell'illegalità" ha scritto la premier scrive su facebook allegando al post una foto in cui abbraccia don Patricello.