(Teleborsa) - thyssenkrupp nucera, società tedesca sbarcata in Borsa a luglio, ha chiuso il terzo trimestre dell'anno fiscale in corso con un fatturato pari a 187 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (99 milioni di euro). La crescita delle vendite è stata trainata principalmente dalla realizzazione di grandi progetti come l'impianto Gigawatt in Arabia Saudita e l'impianto nel porto di Rotterdam per l'elettrolisi dell'acqua alcalina. L'EBIT è stato di 7 milioni di euro, rispetto ai 4 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.

"La tendenza a lungo termine verso l'uso su larga scala dell'idrogeno verde come vettore energetico nelle industrie ad alta intensità energetica in tutto il mondo è intatta - ha commentato il CEO Werner Ponikwar - Siamo strategicamente ben posizionati per questo con la nostra tecnologia di elettrolisi dell'acqua altamente efficiente, e stiamo lavorando diligentemente per migliorare la nostra tecnologia, produrre ulteriormente ed espandere le nostre capacità".

Nel terzo trimestre gli ordini ricevuti sono aumentati del 13% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 242 milioni di euro (periodo dell'anno precedente: 215 milioni di euro). Il volume complessivo degli ordini ricevuti nei primi nove mesi dell'esercizio 2022/2023 ha raggiunto circa 535 milioni di euro. Si è quindi attestato, come previsto, al di sotto del livello record del periodo comparativo 2021/2022 (1.218 milioni di euro), caratterizzato in particolare dal più grande progetto di idrogeno verde mai realizzato finora al mondo nell'ordine dei gigawatt in Arabia Saudita.

La società, joint venture tra la tedesca Thyssenkrupp e l'italiana De Nora, ha segnalato un margine EBIT negativo atteso nel prossimo trimestre a causa dei costi di espansione dell'idrogeno verde. Tuttavia, ha confermato gli obiettivi a medio e lungo termine, aggiungendo che questi costi sono già stati pianificati nei target per l'esercizio finanziario 2023/24.