(Teleborsa) - Gli alti tassi di interesse stanno esercitando una forte pressione sulle aziende britanniche. Uno scenario che rappresenta una minaccia per gli investimenti e l'occupazione, nel quale aumenta il rischio di default aziendali. Questo l'allarme lanciato oggi dalla Bank of England. Secondo un'analisi pubblicata sul blog della BoE la quota di società non finanziarie del Regno Unito in difficoltà nel servizio del debito – quelle con un basso rapporto tra utili e spese per interessi – salirà al 50% entro la fine dell'anno, dal 45% registrato nel 2022.


Una percentuale che sale al 70% per le aziende di medie dimensioni, quelle con un fatturato annuo compreso tra 10 e 500 milioni di sterline. In questo scenario, lo stress sul debito societario raggiungerebbe il livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008-2009.

"Tassi di interesse più elevati stanno esercitando pressione sulle imprese indebitate attraverso costi più elevati per il servizio del debito – si legge nell'analisi –. Tale pressione aumenta la probabilità di default sul debito societario e potrebbe portare alcune aziende a ridurre drasticamente gli investimenti e l'occupazione".

Il tasso di interesse del Regno Unito è salito dal minimo record dello 0,1% nel novembre 2021 all'attuale 5,25%. L'analisi della BoE ha utilizzato le aspettative del mercato secondo cui il tasso salirà al 6,1%.

"L'analisi della BoE – ha dichiarato David Bharier, capo della ricerca presso le Camere di commercio britanniche – è coerente con ciò che ha sentito da migliaia di piccole e medie imprese".